I fatti si riferiscono all'anno tra il 2003 e il 2004. Le accuse vanno dalla violazione della legge sul doping, alla somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, alla corruzione di personale incaricato di pubblico. Si apre giovedì prossimo, davanti al gup Maria Grazia Leopardi di Sanremo, l'udienza preliminare all'inchiesta per doping che vede imputate nove persone tra farmacisti, atleti e incaricati di pubblico servizio, di Ventimiglia e della vicina Costa Azzurra, accusate a vario titolo di aver messo in piedi un traffico di anabolizzanti tra l'Italia e la Francia. Alcune delle sostanze incriminate, tra l'altro, sarebbero state destinate, secondo l'accusa, a ciclisti professionisti in corsa per il Tour de France. Quattro le farmacie coinvolte, tutte di Ventimiglia e nove imputati. Le accuse vanno dalla violazione della legge sul doping, alla somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, alla corruzione di personale incaricato di pubblico servizio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, atleti francesi, soprattutto ciclisti, ma anche dei culturisti, si sarebbero rivolti a diversi farmacisti di Ventimiglia per acquistare quantità imponenti di farmaci, quali nandrolone, testosterone, boldenone e ganabol. Tutte sostanze che venivano, poi, utilizzate o rivendute in Francia per migliorare le prestazioni sportive.
Cronaca
Doping al Tour, nei guai 4 farmacie, 9 farmacisti
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