Auto, moto, mezzi pubblici e addirittura ambulanze a sirene spiegate. Tutti in coda nel quartiere genovese di Cornigliano. Gli operai dell'Ilva scendono in strada e la città si blocca. "Lo sciopero è stato inevitabile- tuona Franco Grondona, segretario generale della Fiom di Genova- inevitabile perchè l'azienda e Riva hanno fatto un passo indietro, hanno detto che non assumeranno mai e poi mai gli ormai sette famigerati apprendisti quando in realtà la settimana scorsa avevano lasciato aperto uno spiraglio". Code in via Cornigliano, in Lungomare Canepa, all'altezza dell'elicoidale e di conseguenza in sopraelevata. Il blocco della circolazione si è fatto sentire anche in autostrada: sulla A10, in direzione di Genova, serpentoni già dal casello di Savona. Sulla A12 è caos all'uscita di Nervi mentre sulla Serravalle a Bolzaneto. Addirittura il consiglio regionale della Liguria è slittato di un'ora e mezza siccome molti consiglieri sono rimasti imbottigliati nel traffico. Lo sciopero dei dipendenti dell'Ilva durerà fino a domani pomeriggio. Intanto domani mattina alle 8.30 assemblea pubblica in mezzo a piazza Savio di fronte ai cancelli delle acciaierie alla presenza pare del sindaco di Genova, Marta Vincenzi e del presidente della Regione, Claudio Burlando.
Cronaca
Operai dell'Ilva di nuovo in strada, il traffico di Genova va in tilt
59 secondi di lettura
Ultime notizie
-
Dazi Usa, l'Europa cambia rotta: il dibattito alla Camera di commercio di Genova
- Sant’Ilario, turista incastra l’auto a noleggio nel vicolo
-
La Regione spiega la nuova riforma della sanità al Villa Scassi. La risposta: "Bene il cambio, ma vogliamo rassicurazioni"
- "La voglio per mio figlio": 70enne denunciato per stalking
- Dati Arpal, in Liguria novembre caldo ma non da record: e ora arriva il freddo
-
La ligure a Oslo (Norvegia): "Qui bambini e famiglia al primo posto, vita più facile"
9° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi