Cronaca

1 minuto e 4 secondi di lettura
Little Tony, che festeggia i cinquant'anni di carriera e si dice pronto ad affrontare la "gara" vera fra i Campioni esprime il suo giudizio sul Festival di quest'anno.A penalizzare la kermesse quest'anno sarebbe la scelta del cast. "C'é un grande equivoco: se pensiamo a un festival della canzone italiana che si possa esportare all'estero - ha detto - allora non possiamo chiamare un artista che fa il rap, uno che fa la denuncia sociale, un altro con una canzone d'amore, perché il pubblico che vede Sanremo va dai 40 anni in su. Chi si ricorda più delle canzoni di due, tre, quattro anni fa? Cercare di accontentare tutti non va bene, perché il festival appartiene a un certo pubblico". Il cantante, al suo nono festival, è "felice di festeggiare a Sanremo i 50 anni di carriera" e soprattutto di dare con il suo brano, che definisce "la mia piccola My Way", un messaggio di fiducia: "A tutti vogliamo dire di non mollare mai: c'é un domani, non finisce qui". Domani, nella serata sanremese dei duetti, Little Tony sarà in coppia con Mario Reyes e la Gipsy King's Family con i quali ha improvvisato una breve esibizione in sala stampa.