Cronaca

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Undici denunce per clonazione di bancomat e carte di credito sono state presentate tra ieri e le prime ore di questa mattina alla caserma dei carabinieri di Ventimiglia da parte di altrettanti clienti di un discount di via Tenda, a Ventimiglia, che avevano fatto acquisti nei giorni scorsi utilizzando le carte, poi clonate. I militari, da un primo sopralluogo, hanno scoperto due microchip che erano stati inseriti all'interno di due apparecchiature 'Pos', di quelle utilizzate per le transazioni con carta di credito, che servivano per 'sniffare' e trasmettere a un computer esterno i dati carpiti dalle carte dei clienti. Dietro la clonazione delle carte ci sarebbe una banda di romeni. A parte il modus operandi, che è sempre lo stesso, a far pensare che si tratti di romeni sono le segnalazioni dei Servizi Interbancari che, accortisi di una serie di strani movimenti in Romania, hanno contattato i clienti intestatari delle rispettive carte, i quali hanno detto di trovarsi assolutamente all'oscuro di tutto. I 'Pos' sequestrati saranno inviati ai carabinieri del Ris di Parma per essere analizzati. E' probabile che gli hacker abbiano installato i congegni alcune settimane prima, senza provocare effrazioni all'esercizio commerciale (il che avrebbe destato sospetti), ma molto probabilmente rimanendo chiusi all'interno. Il fatto che le denunce siano tutte così consequenziali (altre sicuramente saranno presentate in giornata) fa pensare che l'attività dei 'pirati' avviene in tre modi: l'acquisizione dei codici segreti; la compilazione dei bancomat e delle carte di credito e la successiva spesa in giro nei negozi.