cronaca

Giovane italiano collegato a banda di hacker russi. La modella aveva chiesto un green pass per la palestra
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 Scoperto a Genova un giro di contrabbando di green pass fasulli legato a un gruppo russo: a denunciarlo è stata una giovane ragazza genovese, di professione modella, che, per frequentare una palestra, si era rivolta a un canale Telegram dove venivano forniti green pass falsi. La modella infatti, dopo l'ordine, è stata ricattata dal suo aguzzino e per questo ha denunciato quanto accaduto alla Polizia postale genovese.


Autore della truffa è uno studente
che - comunica la Postale - era diventato un punto nevralgico nel commercio internazionale di green pass, collegato a un gruppo di hacker russi specializzati in commercio di lasciapassare verdi contraffatti. Il ragazzo proponeva su Telegram i green pass fasulli e su quel canale di comunicazione contattava i clienti.

Il giovane hacker italiano girava i dati dei clienti al gruppo russo: a chi faceva domanda di green pass falso venivano chiesti i documenti e questi a loro volta venivano usati per aprire conti falsi e attivare carte di credito con le quali compiere altri reati.