cronaca

La Corte d'Appello in seduta a partire dalle 9,30. L'8 novembre si terrà l'udienza del processo
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I giudici della Corte d'Appello si sono riservati di decidere sull'istanza di ricusazione del giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni, istanza (leggi qui) presentata dei legali dell'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e di altri imputati per reati legati al crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018.

L'udienza, cominciata alle 9,30, è terminata un'ora dopo e la corte ha aggiornato la seduta. La decisione dovrebbe arrivare nel giro di ore.


Il deposito dell'istanza di ricusazione aveva prodotto l'immediata sospensione dell'udienza preliminare, in attesa della decisione del collegio di appello che potrà portare alla conferma del gup Faggioni o alla sua sostituzione con altro magistrato.


In ogni caso i tempi non dovrebbero essere lunghi, per quanto la strategia dilatoria attuata fin dal primo passo sia esplicativa dell'interpretazione tecnica del processo da parte degli imputati.


In merito all'udienza, aveva parlato anche Egle Possetti, presidente del comitato ricordo vittime ponte Morandi, augurandosi che "sia una decisione definitiva che faccia partire il processo senza ulteriori stop, siamo preoccupati anche sul numero molto alto di parti civili e speriamo possano essere sfoltite per non inficiare il procedimento". (LEGGI QUI)


"Il giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni non ha menomato il principio di imparzialità del giudice" e per questo non deve essere ricusata. E' quanto ha scritto il sostituto procuratore generale Alessandro Bogliolo nel parere sulla richiesta di ricusazione.


I legali avevano presentato l'istanza perché secondo loro il magistrato avrebbe già espresso un giudizio sul procedimento del ponte Morandi nell'ordinanza per le misure nei confronti di sei indagati nell'inchiesta sulle barriere fonoassorbenti pericolose. Per il sostituto pg, però, "è vero che il gip nei motivi delle misure cautelari del procedimento sulle barriere ha operato un collegamento con l'attività investigativa del procedimento principale" ma come "premesse del tutto generiche non collegate alla mala gestio dei viadotti". Quindi, sostiene il pg "non vi è stata menomazione del principio di imparzialità del giudice".


L'udienza preliminare, a carico di 59 imputati oltre alle due società Aspi e Spea (la ex controllata che si occupava delle manutenzioni), è prevista per il prossimo 8 novembre per discutere dell'ammissibilità delle circa 500 parti civili che hanno chiesto di partecipare all'eventuale futuro processo.