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Aldo Werdin (Federalberghi): "Dobbiamo cercare di mantenere una quota degli italiani"
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“In alcune località abbiamo raggiunto risultati simili o addirittura superiori a quelli dell’estate 2017. Ora però dobbiamo puntare a destagionalizzare il più possibile”. Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria in carica da pochi mesi punta già i futuri obiettivi da perseguire e raggiungere. Il ponte di Ognissanti e il Capodanno sono le ultime due occasioni per chiudere in bellezza la stagione turistica. I numeri di questa estate hanno rappresentato un quasi ritorno alla normalità con la stagione prolungata praticamente fino a ottobre. Il Covid e le sue limitazioni hanno continuato a incidere ma il bilancio finale per la Liguria è più che positivo tanto da rivedersi numeri pre pandemia. Esulta un po' tutto il settore compreso gli albergatori che hanno visto le loro stanze e le hall di nuovo affollate. 

È cambiato il cliente però. “Abbiamo avuto tantissimi italiani ma continuano a mancare americani, russi e australiani che sono da sempre clienti importanti - spiega ancora Werdin -. I viaggi lunghi hanno limitato questa tipologia di stranieri ma dall’altra hanno tenuto gli italiani nel nostro Paese e molti hanno scelto la Liguria per le loro vacanze. Ora dobbiamo lavorare per mantenerne almeno una parte di loro, e per farlo bisogna destagionalizzare e fargli capire che la Liguria può essere anche una gita fuori porta non solo per la stagione balneare ma per tutto l’anno magari facendo conoscere quelle località meno note”.

Un giugno "zoppicante" poi da luglio in poi un vero boom.  Agosto è stato da record con presenze turistiche che hanno sostanzialmente eguagliato e in alcune province superato - nell’area metropolitana genovese (+5,24%) e nello spezzino (+2,42%) - quelle di agosto 2019, pre-pandemia da Covid-19. Soprattutto francesi, tedeschi e svizzeri quelli arrivati ad ammirare le bellezze paesaggistico-culinarie della Liguria. 

"Dobbiamo promuovere il più possibile la nostra Liguria e questo va fatto con delle campagne e la comunicazione - racconta ancora Werdin -. Prossimamente saremmo a Cannes proprio con questo obiettivo, promuovere la Liguria per la prossima stagione, bisogna subito programmare l'anno prossimo. Ci sono tante realtà piccole che faticano a riprendersi dalla crisi causata dal Covid, le aziende più grandi faticano meno ma le più piccole hanno necessità di investire per migliorarsi e restare competitive. Poi abbiamo il solito problema infrastrutture con le autostrade. Noi ci auguriamo che i lavori finiscano il prima possibile" conclude Werdin. 

Anche altri settori legati al turismo possono sorridere. Ad esempio quelle delle Crociere che vede la Liguria guida la ripartenza dopo il disastro Covid: I porti di Genova, Savona e La Spezia sono tutti nella top ten nazionale per numeri di passeggeri. Ma che la Liguria piaccia sempre più è un dato di fatto e non sono soli i i dati a certificarlo ma anche gli studi settore. Per quanto riguarda la reputazione turistica la Liguria è salita dal 17° al 6° posto nella classifica stilata dall'istituto di ricerca Demoskopika. Si tratta dell'ascesa più consistente tra le regioni italiani, fondata sull'analisi di pagine web, social media, recensioni e misura la reputazione di un territorio sul fronte dell'offerta e dell'attrattività turistica.