porti e logistica

Dal vice presidente anche l'invito a mantenere la sopraelevata in ottime condizioni
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 Macchè tunnel sotto il porto! è la traduzione sintetica del pensiero del vice presidente di Conftrasporto, ex numero uno di Federagenti, Gian Enzo Duci, in merito all'opera contenuta nell'accordo sottoscritto tra Autostrade e, per ora, Comune di Genova, per i danni derivati dal crollo di ponte Morandi, accordo che contiene questa opera la cui realizzazione è fallita in vent'anni, con tre sindaci (oggi Bucci è il quarto a provarci). Duci, quando era presidente di Assagentu, si schierò potentemente contro l'opera (GUARDA IL VIDEO)


"Andrebbe anche bene ma dovrebbero essere rispettate alcune condizioni che oggi paiono irrealizzabili: intanto i lavori non dovrebbero interferire con l'operatività del porto. Poi, prima di realizzare questa opera bisognerebbe che fossero pronte opere che ritengo ben più importanti per Genova, come la metropolitana da Nervi a Voltri, in Valbisabgno e Valpolcevera, la tangenziale di Genova, cioè gronda di levante e ponente. E poi c'è il tema del pedaggio o dell'aumento di tariffe autostradali in generale: contrario". 


Duci va oltre: "Inoltre non vorrei che questa opera fosse una scusa per non mantenere in buone condizioni la sopraelevata di Genova che credo debba essere manutenuta nel modo migliore". A questo proposito l'episodio di domenica, con la caduta di cavi dalla sopraelevata sulla strada, con tre feriti e 50 auto danneggiate, pone interrogativi se non altro sulla gestione comunale della strada, a livello di controllo di quelli che l'assessore Pietro Piciocchi ha definito grandi utenti. 

 
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