salute e medicina

Toti: "I due ospedali rientrano nei nuovi piani dettati dalla pandemia e dalle scelte di politica nazionale"
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 Revoca della procedura di affidamento ai privati, in regime di concessione, della gestione degli ospedali Santa Maria della Misericordia di Albenga e dell’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte. È quanto disposto dalla Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti.

“Abbiamo dato incarico agli uffici preposti – afferma Toti - di avviare la procedura di revoca. Oltre ad un lungo contenzioso che vede due gruppi confrontarsi prima davanti al Tar e ora al Consiglio di Stato, con incertezza sui tempi sia per l’aggiudicazione definitiva sia per eventuali perizie o ulteriori ricorsi nelle more della procedura, il motivo principale – spiega Toti - è che quei due ospedali rientrano nei nuovi piani dettati dalla pandemia e dalle scelte di politica nazionale”, orientate a potenziare la sanità territoriale e a recuperare da un lato le liste d’attesa generate dalla domanda che si è accumulata durante la pandemia e dall’altro la mobilità passiva.

Per quando riguarda Cairo Montenotte, “il Pnrr ci offre l’occasione di garantire alla Valbormida un presidio sanitario pubblico importante che quella valle chiede da tempo – spiega Toti - con investimenti pubblici e con una vocazione, una definizione ben precisa e coerente con la revisione dei presidi e della medicina del territorio. Alla fine del percorso di definizione in corso e a valle delle intese in Conferenza delle Regioni, sarà destinato ad essere un Ospedale di Comunità, come previsto dal Pnrr congiuntamente ad una casa della salute con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta di quel territorio e con una piastra ambulatoriale annessa”.

La revoca della procedura di affidamento della gestione ai privati riguarderà anche l’ospedale di Albenga in quanto facente parte, insieme a Cairo Montenotte, del medesimo lotto del bando di gara. “Questo presidio sarà impiegato fin da subito e sempre di più nei mesi e negli anni a venire come hub di smaltimento delle liste d’attesa – prosegue Toti - ad esempio con un aumento delle attività in elezione. È possibile, poi, che nei mesi a venire si aprano nuove finestre di sperimentazioni gestionali anche con il privato, non più per la gestione complessiva del presidio ma per l’erogazione di singole prestazioni così da ridurre i tempi di attesa”.

La procedura di gara europea, divisa in due lotti – il primo relativo alla Asl1 per l’affidamento ai privati dell’ospedale di Bordighera e il secondo relativo alla Asl2 per gli ospedali di Albenga e Cairo - era stata pubblicata a febbraio del 2018, con l’aggiudicazione definitiva a gennaio del 2020. Contro l’aggiudicazione del solo lotto della Asl2 per gli ospedali di Cairo e Albenga era stato presentato ricorso al Tar ed è attualmente pendente l’appello al Consiglio di Stato.