cronaca

Parla un ventenne che da anni occupa un alloggio popolare di Begato
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"Sì, ho occupato una casa popolare di Begato per non dormire in strada...".

E' l'ammissione di un ventenne di origini sarde intercettato fra le abitazioni popolari di via Cechov, a Begato, sulle alture della Valpolcevera, una periferia degradata che potrebbe migliorare grazie al progetto di rigenerazione avviato con l'abbattimento delle due Dighe, due casermoni edificiati negli anni '80, palazzoni, "mostri" di 22 piani dove si stringevano quasi 500 alloggi.

"Prima vivevo a Begato con i mie genitori che però poi hanno cambiato zona - racconta ancora l'inquilino abusivo - io siccome non vado più d'accordo con loro sono rimasto qui e ho occupato una casa, una delle tante che sono vuote da tempo. Quella che era occupata dai mie genitori è vuota da sette anni... è giusto questo?".

Il giovane accetta di svelare la sua storia a patto di non essere ripreso in video. Dice che "ogni tanto" lavora, ma non troppo perchè "mi stanca, faccio quello che capita, cameriere, nell'edilizia, quando mi chiamano vado...".
Un ventenne, insomma, pieno di problemi e contraddizioni e che ad una domanda precisa risponde: "No, non invidio i miei coetanei che vivono in una casa regolare e hanno un lavoro o studiano, io sto bene così".

La conclusione è secca: "Se mi hanno mai controllato nella casa che occupo? Sì, lo sanno tutti, la settimana scorsa la polizia mi ha denunciato anche per il furto di corrente, normale".