salute e medicina

Il virologo genovese vede colpevoli ritardi nella programmazione della ripresa scolastica
1 minuto e 47 secondi di lettura
 "Sulla scuola si doveva agire prima. Si sarebbe dovuto intervenire a fine anno scolastico 2020-2021, e non aspettare l'inizio di quello successivo. Non e' stato fatto ed e' evidente che chi ha preso questa decisione a livello nazionale dovra' cogliere dei segnali in questo senso. Se in autunno ci saranno delle regioni che avranno ancora i ragazzi in dad, credo che un ministro serio dovrebbe assumersi le sue responsabilita' e fare un passo indietro". Questa la posizione di Matteo Bassetti,direttore del reparto di Malattie Infettive al San Martino di Genova, in un'intervista a iNews24.it.

"Mi risulta che in Sicilia - ha continuato - ci sia una quantita' importante di docenti che non si sono ancora vaccinati. Allora mi chiedo come possiamo andare a riaprire la scuola tra dieci giorni con la regione in zona gialla, gli ospedali vicini alla soglia di riempimento e meta' dei docenti non vaccinati?". Sulla Sicilia che da lunedi' tornera' in zona gialla, Bassetti ha aggiunto: "Parliamo di una regione che ha vaccinato molto poco in tutte le classi di eta', anche tra la popolazione piu' fragile. Questo purtroppo e' un dato che inevitabilmente con la ripartenza della scuola, delle attivita' produttive e con l'andamento stagionale di questo virus creera' dei grossi problemi, gia' oggi negli ospedali siciliani praticamente il 90% dei ricoveri riguarda persone non vaccinate". E ha proseguito: "Io credo che se aspettiamo ancora un po' ad introdurre l'obbligo vaccinale, avremo un autunno molto complicato per i non vaccinati".

Bassetti ha poi concluso: "L'immunita' di gregge con questa variante non esiste per come l'avevamo pensata sei mesi fa, perche' oggi la Delta e' una malattia infettiva diversa rispetto a quella del marzo 2020. Anche le proporzioni rispetto all'immunita' di gregge (65-70%) le pensavamo per un R0 pari a 2-2,2, per cui ogni infettato contagiava al massimo due persone e mezzo. Oggi l'R0 e' pari a 8, quindi questa non e' piu' una malattia simile all' influenza, ma somiglia di piu' alla varicella. E quando parliamo di immunita' di gregge per la varicella ci riferiamo ad una copertura pari al 90-95% della popolazione".