Anche quest'anno, verso la fine dell'estate, sono iniziati i solleciti al Comune per la necessaria pulizia dei greti dei corsi d'acqua che attraversano Genova, in previsione delle piogge autunnali.Lavori fondamentali, come quello della riprofilatura, che prevede la rimozione dei detriti che si sono accumulati nel tempo, per evitare che il torrente esondi come è successo nelle diverse alluvioni che hanno devastato la nostra città.
L'alluvione di Genova del 2014 è costata un miliardo di euro-LEGGI QUI
Ed è proprio quello che, dopo sei lunghi anni, stanno facendo nel Bisagno, forse in ritardo, nella zona a monte e a valle dei ponti Sant'Agata e Castelfidardo, dove fino a poco tempo fa la vegetazione era altissima, un'autentica boscaglia, e andava a creare un ottimo rifugio per i numerosi cinghiali che pascolano sul greto del torrente secco. Gli ultimi lavori di rimozione detriti erano datati al 2015, mentre quelli di pulizia al 2017.
La sollecitazione al Comune è arrivata dal presidente del Municipio Bassa Val Bisagno, Massimo Ferrante, che ha spiegato come nel 2015, durante un periodo di forti piogge, il Bisagno non è esondato per pochi centimetri, probabilmente 'guadagnati' grazie alla pulizia e alla profilatura effettuata.
Opere di pulizia e messa in sicurezza sentite e volute dagli abitanti e dai commercianti genovesi, dimostrato dal cittadino che, alla vista delle ruspe sul fondo del fiume, ha esclamato: 'Era l'ora!'.
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