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‘La ballata del mare salato’ in scena da domani a lunedì sull’Isola delle Chiatte del Porto Antico
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 “Non sono un eroe, mi piace viaggiare e non amo le regole ma ne rispetto una soltanto, quella di non tradire mai gli amici. Ho cercato tanti tesori senza mai trovarne uno ma continuerò sempre, potete contarci, ancora un po’ più in là”

E’ tra le tante frasi pronunciate da uno dei più straordinari personaggi del fumetto italiano, Corto Maltese, protagonista di trentatré storie di varia lunghezza. Quasi tutti sanno che è stato partorito dalla fantasia di Hugo Pratt, riminese trapiantato a Venezia, pochi invece sono a conoscenza che Corto è nato a Genova perché la sua prima apparizione, nel 1967, fu all’interno di una rivista – Sgt. Kirk – pubblicata proprio da un editore del capoluogo ligure, Fiorenzo Ivaldi. L’avventura che ha dato il via al mito, ‘Una ballata del mare salato’, graphic novel ante-litteram che ha fatto scuola creando non pochi imitatori, abbandona adesso la pagina disegnata per trasferirsi sul palcoscenico dell’Isola delle Chiatte, al Porto Antico, in scena da domani a lunedì 30.

Protagonisti di questa impresa temeraria sono Igor Chierici, autore della riduzione teatrale, e Luca Cicolella che lo affianca nella regia dello spettacolo. Entrambi sono anche interpreti nei due ruoli principali, quello di Corto Maltese e del principale antagonista Rasputin, in una vicenda la cui cornice – all’alba della Prima Guerra Mondiale – è rappresentata dalle acque del Pacifico del sud dove il catamarano di un pirata (appunto Rasputin) salva un uomo legato ad una zattera, Corto, ridotto in questo stato dall’ammutinamento del proprio equipaggio. Nella vicenda – ricca di isole misteriose e popolazioni cannibali ma soprattutto di onore e amicizia – entreranno in gioco pure due giovani, Cain e Pandora Groosvenore, rampolli di una ricca famiglia inglese, tratti in salvo anch’essi da Rasputin ma tenuti in ostaggio per ottenere un riscatto.

“Il nostro spettacolo – spiega Chierici - è un connubio fra prosa e musica eseguita dal vivo da Edmondo Romano che ha scritto la partitura che accompagnerà Corto e il pubblico attraverso i mari. I suoni delle marimba e delle percussioni africane muoveranno la narrazione al ritmo tribale delle popolazioni indigene, immergendo la storia nel cuore della vicenda”. Il fondale sarà una grande cartina geografica dove, di volta in volta, lo spettatore verrà trascinato nelle tappe toccate dall’equipaggio. L’idea è di portare sul palco un racconto epico. D’altronde l’archetipo che Pratt ha saputo creare per il suo protagonista ha richiamato sempre nella mente dei lettori l’immaginario di un uomo eroico mosso da una grande umanità, tra tanti silenzi e frasi spesso folgoranti. Come quella – brevissima – che però più di tante altre esprime la sua voglia di avventura: “Me ne andrò così, tanto per andare”