cronaca

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S’intitolerà “A10, scambio di carreggiata per l’inferno”, il nuovissimo horror firmato dal maestro del genere, Dario Argento, che potremo vedere in sala a settembre. Ma solo esibendo il black pass. Bruciando sul tempo colleghi del brivido come Roman Polanski e Ridley Scott che avevano annusato il progetto, l’ottantenne regista e sceneggiatore romano ha scelto come unica location per le riprese il tratto più terrificante dell’autostrada Genova-Savona, ovvero quello tra l’uscita Genova Aeroporto e l’uscita Genova Pra’ interessato dallo scambio di carreggiata del 16 agosto 2021. La scelta è scaturita dopo la gigantesca serie di code, disastri, crolli, sprofondamenti, lungo quel tratto che non hanno uguali sulle strade di tutto il pianeta.

La pellicola racconta la storia di un viaggiatore di commercio che imbocca l’A10 a Genova Ovest per fare una consegna ad Albisola Superiore e che assiste impotente al drammatico epilogo. Scelto anche il titolo per la Francia (prossimo Festival di Cannes) che sarà “Route de scart” e per i paesi anglofoni “Disav-ventura Highway” (cit. America 1972, vabbé).
Tanta suspence, molto thriller. Argento ha messo in scena questa pellicola dalla durata simbolica di 4 ore e mezzo (realmente il tempo per percorrere mezzo metro in direzione ponente all’altezza dello scambio di carreggiata). Il grottesco, tanto caro anche ad Ammaniti, è reso molto bene da una scena che diventerà un cult: il benzinaio di un’area di servizio osservando per ore le automobili ferme in coda, perde il senso del tempo e continua versare benzina nel serbatoio di un’autocisterna che trasporta 40mila litri di uranio arricchito (10%), amianto impoverito (10%), kerosene stabilizzato (10%) e mozzarelle campane senza lattosio (10%), finché non si allaga tutto il piazzale del distributore. Incurante del momento, l’addetto impersonato da Claudio Bisio, getta a un tratto la sigaretta al suolo.

L’esplosione che ne deriva fa saltare in aria l’autostrada ligure da Rosignano a Ventimiglia e rende fosforescenti tutte le persone nel raggio di 300 chilometri. Ed è per questo che la carreggiata resa viscida dalla mozzarella campana d’ora in poi sarà visibile anche dalla luna. La colonna sonora è stata affidata ad Achille Lauro. Per aggiungere maggiore drammaticità al film, Achille ha dovuto comporla solo in momenti di rara sobrietà.

Nel cast troviamo tra gli altri Valerio Mastrandrea (camionista trans con problemi d’identità sessuale. Sul lunotto della cabina ha appeso il calendario con Orietta Berti in pose diverse), Valeria Golino (ragazza-madre del Sud che in coda viene mobbizzata da un frate carmelitano, per giunta scalzo, ma dell’Est), Alessandro Gassmann (il terribile amministratore delegato di Atlantia che, per gioco, costruisce i ponti con i Lego e poi li distrugge a colpi di ferro da stiro) ed Enzo Paci, nel ruolo di un infaticabile procuratore genovese incorruttibile che proverà la colpevolezza di Gassmann (riuscirà a dimostrare che il ferro da stiro era lo stesso strumento con il quale la famiglia trevigiana che deteneva la proprietà di Autostrade, stirava i maglioncini colorati prodotti e firmati dalla stessa).

“Non ho mai visto nulla di così orrendo” ha commentato il critico cinematografico di Primocanale, Dario Vassallo, al termine della proiezione nella sala chiamata del porto di un trailer riservato alla stampa.

Ma il rappresentante di commercio riuscirà a raggiungere Albisola Superiore per la sua consegna? In effetti il personaggio, interpretato nel film da un diligente Beppe Fiorello, ce la fa ad arrivare alla meta e consegna all’acquirente l’oggetto del suo viaggio: un barattolo di pesto di Pra’.
Ma quando il compratore (un certo signor Venturino, l’unico rimasto vivo dopo l’esplosione dell’autostrada) si accorge che il pesto è senz’aglio va su tutte le furie e costringe Beppe Fiorello a fare retro marsch e a tornare in città sgommando come può sulla carreggiata ricoperta di mozzarella senza lattosio.

Ce la farà, Beppe, a tornare a Genova sano e salvo e a scambiare il barattolo con un altro con l’aglio? Alla domanda Dario Argento è stato volutamente evasivo lasciando aperte tutte le possibilità.

Attese lunghe file ai botteghini ma mai paragonabili a quelle che trovate dal 16 agosto nel tratto di autostrada che precede e segue lo scambio di carreggiata fra Genova Aeroporto e Genova Pra’.