salute e medicina

Aveva 5 mesi al momento dell'incidente in un campo rom vicino a Sassari. Il Comune ha predisposto un appartamento per la famiglia
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E' ritornata a casa la piccola di sette mesi che ai primi di giugno a Sassari aveva rischiato di morire soffocata da un sacchetto che le cingeva la nuca. La piccola, di etnia rom, si trovava in una roulotte nel campo nomadi di Piandanna. Un incidente, avevano dichiarato i genitori, forse un gioco a opera di uno degli altri quattro fratellini: la Procura di Sassari aveva fatto partire subito l'indagine per abbandono di incapace e lesioni. La piccola, dopo un lungo tentativo di rianimazione, era stata trasferita dapprima all'ospedale di Sassari e poi in volo al Gaslini di Genova grazie al supporto dell'Aeronautica militare.




Da lì la lotta contro il tempo, il coma, le cure dei sanitari dell'ospedale pediatrico, l'intervento chirurgico e quel sondino gastrico che le ha permesso di nutrirsi e di sopravvivere. Fino alla bella notizia del ritorno a casa, solo due giorni fa, in un giorno di luna nuova, nella calda estate sarda. E' tornata in Sardegna in volo proprio come vi era partita, questa volta su un elicottero della Protezione Civile, diretto al reparto pediatria dell'ospedale di Sassari. Qui ora è ricoverata in attesa di una nuova sistemazione.

Perché i sanitari sono stati perentori: la piccola non può vivere in roulotte nel campo rom, il suo quadro clinico è ancora complesso e ha dunque bisogno di abitare, anche in futuro, in un ambiente funzionale alle cure di cui necessiterà. Il campo Piandanna non è adeguato alla piccola: solo due giorni fa un incendio ai suoi confini ha bruciato grandi cumuli di immondizia, carcasse di auto e di elettrodomestici.

Per la bimba salvata dai medici del Gaslini è stata già predisposta una nuova possibilità di vita, giacché l'assessorato ai Servizi Sociali del comune di Sassari ha trovato un appartamento dove trasferire tutta la famiglia. I volontari lo hanno arredato e nei prossimi giorni tutti dal campo rom potranno spostarsi al suo interno, sperando che presto anche la piccola dal reparto pediatria arrivi a casa.