Ennesimo, stavolta solo tentato, sabotaggio contro un ripetitore tv a Genova. Un gruppo anarchico ha cercato di appiccare le fiamme a un'antenna situata nel piazzale della Madonna della Guardia. A lanciare l'allarme l'altro pomeriggio sono stato due operai arrivati sul posto per la revisione di alcuni impianti. Sul posto con le pattuglie delle volanti anche i detective della Digos. Pochi dubbi sulla matrice anarchica del tentato sabotaggio visto che solo dall'inizio del 2021 a Genova ci sono stati tre fatti analoghi fra Valbisagno (via di Pino e San Gottardo) e Valpolcevera, tutti puntualmente rivendicati su un sito d'area anarchica.
Motivo dei blitz la solidarietà ad Alfredo Cospito, anarchico condannato a dieci anni e otto mesi di galera per la gambizzazione del dirigente di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. Con lui per quell'attentato condannato a nove anni e quattro mesi anche Nicola Gai.
I due anarchici sono membri del nucleo “Olga” della Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale che il 7 maggio 2012 gambizzarono Adinolfi, a pochi passi dalla sua abitazione di via Montello, mentre andava a prendere l’auto per recarsi al lavoro.
Fu lo stesso Cospito a spiegare i perché dell'attentato leggendo un proclama in tribunale: "In una splendida mattina di maggio ho agito e in quelle poche ore ho goduto a pieno della vita. Per una volta mi sono lasciato alle spalle paura e giustificazioni e ho sfidato l’ignoto. In un’Europa costellata da centrali nucleari, uno dei maggiori responsabili del disastro nucleare che verrà è caduto ai miei piedi”.
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