cronaca

Le parole del ministro alla Transazione ecologica
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 "Sull'ex Ilva stiamo lavorando in maniera molto accurata, con molto impegno. Dobbiamo pensare che andiamo verso un futuro dove la sostenibilità sarà un elemento essenziale e credo che immaginare una transizione fatta in tempi abbastanza rapidi per trasformare l'Ilva in una delle più grandi acciaierie del mondo potrebbe essere una delle sfide da raccogliere. Quindi dobbiamo guardare in questa direzione. Poi è chiaro che ci sono dei passaggi da fare, siamo a livello di titolo, ma mi pare abbastanza chiaro che si debba andare in quella direzione". Lo dice il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a chi gli chiede se ci sia ottimismo in merito alla vicenda dell'ex Ilva, che in Liguria è presente con lo storico stabilimento di Cornigliano a Genova. Cingolani ne ha parlato a margine di una cena all'abazia della Cervara a Santa Margherita Ligure, organizzata nell'ambito del Forum 'Liguria 2030' che si terrà questo martedì 6 luglio.

"Credo che la Liguria abbia diversi asset. Sicuramente spero ci sia rilancio delle infrastrutture per collegare il porto e che tutte le attività portuali possano crescere come hub centrale. Perché questa è una grandissima risorsa, ha sofferto moltissimo con il crollo del Ponte Morandi, però ora abbiamo davanti un momento positivo. Ci sono anche degli investimenti nell'ambito dei porti green, del piano nazionale di ripresa e resilienza" ha spiega ancora il ministro della Transizione ecologica


"Altra cosa su cui bisognerà certamente lavorare e che rappresenterà un importante asset per la Liguria è tutta la parte che ha a che fare con le tecnologie digitali - aggiunge Cingolani -: arriva Blue Med, ci sono grandi potenziamenti a livello nazionale nel cloud nazionale e su questo Genova e la Liguria può giocare un ruolo importante. Stiamo lavorando sulla transizione ecologica, ci sono una serie di trasformazioni che avverranno". "Ci sono una serie di esperimenti di mobilità smart che noi dobbiamo considerare, soprattutto in vista della mobilità elettrica, in cui ci sono possibilità di fare grosse linee di crescita. E poi bisogna sperare che l'economia riparta, perché in generale il grande comparto della manifattura e quindi l'acciaio, tecnologia, anche prenda un po' di respiro. La congiuntura deve crescere tutta, ma non è che la Liguria manchi di grandi aziende. E poi c'è il turismo. Siamo usciti da questo periodo covid tremendo, speriamo recuperi e torni ai tempi migliori e che nel frattempo gli investimenti che faremo a livello nazionale sul territorio e sul dissesto idrogeologico, aiutino e favoriscano la risorsa del turismo in Liguria - conclude il ministro per la Transizione -. Credo siano tutti settori in cui la Liguria può giocare un ruolo importante. E poi bisognerà vedere cosa accadrà nei prossimi mesi".