cronaca

Interventi a raffica nella notte da parte della polizia locale
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 Dieci interventi in una sola notte tutti concentrati nel centro storico di Genova. Una rissa con tre agenti della polizia locale rimasti feriti ha portato ad un arresto e due denunciati tra cui un minorenne. Interventi a raffica tra piazza Raibetta, piazza San Giorgio, via del Molo, via della Maddalena, piazza San Matteo e via San Luca. La mala movida è ancora protagonista lungo i vicoli di Genova. Musica troppo alta, tamburi, megafoni, cortei politici non autorizzati, schiamazzi e anche mercatini non autorizzati hanno imposto un super lavoro agli agenti.

Il fatto più grave in via San Bernando. Qui nel corso di una rissa tre agenti sono rimasti feriti in modo lieve. Per loro 7, 5 e 3 giorni di prognosi. In manette l'autore delle ferite, un minorenne è stato denunciato per rissa in concorso, è stato riaffidato alla comunità su disposizione del magistrato. Un terzo elemento, maggiorenne, che aveva riportato lesioni ed era sanguinante e in stato di agitazione è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale San Martino. Anche per lui è scattata la denuncia per rissa, lesioni e oltraggio.

Ma esasperati i residenti della zona hanno richiesto più volte l'intervento degli agenti di polizia locale. La lunga notte di inizio luglio ha messo in evidenza alcune situazioni. In piazza Raibetta gli agenti hanno trovato circa 100 persone che battevano tamburi e megafoni e percorrevano la strada fino a raggiungere piazza San Giorgio dove hanno continuato a fare musica ad alto volume. Ma passata la mezzanotte dalla musica si è passati al corteo che da via Roma proseguiva per via Assarotti con gli agenti che hanno dovuto chiamatre in causa la Digos in quanto si trattava di una 'manifestazione politica'.

La notte di interventi è andata avanti: alle ore 22.50 agenti chiamati in via del Molo per musica ad alto volume proveniente dall'interno di un esercizio commerciale. Alle ore 23.20 in via della Maddalena e piazza Raibetta altri interventi per musica troppo alta. Poi è stata la volta degli schiamazzi notturni. Interventi alle 2.45 in piazza San Matteo, qui alle 3.50 all'altezza della chiesa sono stati fatte allontanare 6 persone (e due cani), alle 4:15 in via San Luca, angolo Santo Sepolcro altro intervento per schiamazzi. Alle 5 intervento in piazza dei Giustiniani.

Infine alle 4.35 intervento degli agenti in piazza San Marcellino e vico dei Fregoso per evitare l'insediamento del mercatino abusivo con la fuga dei venditori che hanno abbandonato di corsa tutto il materiale. Oggetti poi buttati nel raccoglitore dei rifiuti.


"Non è solo un problema del centro storico - spiega l'assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Giorgio Viale -.
Anche altre zone insospettabili hanno richiesto l'intervento degli agenti della polizia locale. Certamente ci aspettiamo dei rinforzi dalle forze dell'ordine per delle problematiche che la notte sono a volte più proprie della polizia e dei carabinieri più che di competenza della polizia locale. La collaborazione con le altre forze dell'ordine è fondamentale". Oltre venti venti gli intereventi in tutta la città sempre per schiamazzi, musica troppo alta e rumori ingenerali. Un vero e proprio bollettino di guerra che hha costretto gli agenti a una notte di super lavoro. 

Soluzioni? "Bisogna partire dall'educazione dei più giovani e calibrare quella che è la movida stessa - spiega ancora Viale -. C'è una 'mala' movida che non rispetta le regole, come quegli esercizi che vendono alcol a basso prezzo e incentivano al consumo fuori dal locale. Dobbiamo invece favorire i locali di qualità che portano un servizio di più alto livello, a quel punto certamente la movida diventa accettabile e fatta dalle persone che rispettano le regole del vivere civile. Militalizzare il centro storico non è certamente la soluzione.

Interventi nel centro storico, nel resto della città ma anche interventi di controllo lungo le strade per evitare quegli incidenti, anche tragici, che coinvolgono chi ha bevuto decisamemente troppo. Nel fine settimana sono state 15 le patenti ritirate a fronte di oltre 700 controlli effettuati in città. Già meglio rispetto alla settimana precedente quando su 800 controlli le patenti ritirate erano state una trentina.  

Il Comune lavoro per trovare una soluzione capace di limitare il problema riesploso con la fine del coprifuoco.
Aumentati i controlli lungo i vicoli e l'illuminazione. Tra i piani per limitare i problemi durante la notte anche quello di istituire una task force di educatori di strada che si interfaccino con i ragazzi e le ragazze della movida dai comportamenti più a rischio per dialogare con loro, in un'ottica di accoglienza e incontro più che di repressione. Ripristinata nelle scorse settimane l'ordinanza che vieta il consumo e la detenzione di alcolici in aree pubbliche o aperte il pubblico nel centro storico genovese fino al primo settembre 2021. Ma le situazioni di rischio si ripetono. Le lamentele dei residenti aumentano.


Dall'assessore al Commercio e del centro storico del Comune di Genova Paola Bordilli in tema di movida pochi giorni fa ha spiegato che serve "creare manifestazioni ed eventi che richiamino al coinvolgimento del tessuto sano della città in modo da non lasciare all'autogestione (dei singoli il trascorrere della serata ndr) ma bisogna, con il coinvolgimento dei privati, creare sempre più manifestazioni (gestite ndr) che occupino porzioni del nostro territorio. Allora ecco che in auntomatico viene arginato un movimento che sicuramemte risente del lockdown ma che se non è sano va fermato".