cronaca

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Oggi a Genova, nell’ambito degli eventi digitali di Slow Fish, presso l’Auditorium della Regione Liguria, APOL, cooperativa olivicola associata a Coldiretti, ha  lanciato il nuovo brand di olio e olive di filiera di corta, abbinando l’evento  ad un laboratorio di degustazione, diretto ad una parte di platea presente in sala e una parte collegata in diretta streaming, composta da giornalisti e operatori di settore, con un’attenzione particolare rivolta a ristoratori e commercianti.


 
La giornata ha visto l’autorevole contributo di Nicola Di Noia - Panel Leader COI e direttore UNAPROL, responsabile olio Coldiretti, AD Evooschool Italia, che ha fornito due pillole video alla luce della sua esperienza nel panorama nazionale. L’incontro è stato condotto da Francesco Petacco, enologo e consulente agronomico, che ha aiutato anche a riflettere su come olio e vino siano simili nel background, ma ancora purtroppo distanti nella cultura collettiva. Motivo per cui iniziative come questa hanno un profondo significato in prospettiva.
 
 
Il tutto è iniziato con il Laboratorio di Assaggio e cultura di olio e olive. Un momento formativo e di confronto con la finalità di far conoscere meglio la filiera produttiva dell’olivo e condividere un “libretto di istruzioni” per comprenderne le innumerevoli sfumature che riflettono da un lato il territorio dove nascono e crescono e dall’altro la sapienza e i metodi sviluppati dagli agricoltori che le coltivano. Ad aprire le danze il video trailer Extra Vergine realizzato da Andrea di Marco, a seguire Marco Lucchi – Panel Leader APOL- ha condotto la degustazione di due oli territoriali confrontando la DOP Riviera Ligure, delicata, dolce e piacevolmente fruttata, e una DOP Terre di Bari, intensa, amara e piccante.
 
 
Un mondo certamente meno raccontato di quello dell’olio extra vergine sul quale puntare i riflettori è quello delle olive da tavola, sulle quali Giovanni Bottino, coordinatore regionale APOL, Roberto Ranise e Filippo Pastorino, produttori, hanno evidenziato come si tratti di un mercato di grande peso economico e culturale, e come anche nelle olive sia necessario considerare le caratteristiche organolettiche come elemento fondamentale della qualità. Nel caso della Taggiasca per esempio le peculiarità distintive sono la dolcezza e la morbidezza.

 
Nella seconda parte della mattinata Buono. Locale. Plurale! Evento di lancio della filiera di APOL, salutato con un contributo di Alessandro Piana – Vicepresidente e Assessore all’agricoltura della Regione Liguria.
 
 
ÖIE è il nuovo marchio “eroico” degli olivicoltori liguri: olio e olive per una filiera corta dedicata a ristoratori e negozi radicati al territorio. Un nuovo brand testimone del territorio ligure, che ne esprime nel gusto tutta la ricchezza, rendendo virtuoso non solo ogni piatto ma anche chi lo utilizza e lo racconta.  È pura espressione della Liguria, del suo mare su cui si affacciano i suoi oliveti, curati con amore e tenacia dai tanti produttori “eroici”, guardiani di un territorio in perfetto equilibrio con l’ambiente naturale, coordinati da APOL.
 
 
Spiega Massimo Solari, olivicoltore e Presidente APOL “ci siamo resi conto che piano piano i consumatori stanno diventando sempre più consapevoli ed esigenti, alla ricerca di prodotti di alta fascia e locali certificati. Noi come soci APOL riusciamo a garantire una qualità eccellente e la tracciabilità di tutti i passaggi per creare una filiera assolutamente trasparente”.
 
 
Aggiunge Marco Lucchi, in veste di produttore e consigliere del Consorzio Olio DOP Riviera Ligure: “Un progetto di filiera di questo tipo è anche uno strumento utile per sostenere e promuovere la DOP Riviera Ligure, come massima espressione del legame tra olio e territorio ligure”.

 
Fondamentale il confronto di opinione con i giornalisti di settore Alessandro Ricci e Federico Mereta. Dopo di loro la testimonianza di Marco Rezzano, Presidente Enoteca Regionale Ligure ma oggi in veste soprattutto di ristoratore particolarmente sensibile alla cultura dell’olio, uno dei pochi pionieri a proporre una vera carta degli oli.

 
Parlando di olio e olive non si poteva non organizzare un gran finale con le ricette ideate dagli chef di due ristoranti particolarmente rappresentativi per la nostra regione: La Brinca di Ne e L’Agave di Framura. La Brinca, locale che ha fatto del rispetto del territorio e della cucina tradizionale veri e propri valori, per celebrare ÖIE, ha proposto la ricetta del prebugiun di Ne. L’Agave di Framura ha presentato una delicatissima ricetta a base di ricciola dei nostri mari e di gelato all’olio extra vergine di oliva, ovviamente ÖIE.
 
 
Il marchio di filiera corta ÖIE nasce così, con il contributo del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria (mis 16.4) e da oggi è disponibile per tutti i ristoranti e negozi che fanno del legame col territorio un valore concreto da assaporare e raccontare, tra cultura e piacere. ÖIE sarà presto disponibile in diversi locali della regione, come a Eataly e Bruxaboschi a Genova, Albergo Monterosa, Bagni Aurelia, La Brinca, Settembrin nel Tigullio e all’Agave di Framura, ed il network è destinato ad allargarsi. Sul sito APOL sarà possibile trovare tutti i locali che sceglieranno ÖIE.