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Dopo "Sogno di una notte di mezza estate", tanti gli appuntamenti con la danza
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Un teatro immerso nel verde e illuminato dai colori del tramonto: torna la magia del Nervi Music Ballet Festival grazie all'impeccabile orchestrazione del Teatro Carlo Felice. Una vera e propria stagione estiva con numerosi appuntamenti che fino al 2 agosto accompagnerà il pubblico dei genovesi, dei liguri e dei turisti.

Una ripartenza che ha il colore della rosa rossa che sboccia, immagine simbolo per la rassegna 2021, come ha sottolineato il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti nel saluto iniziale alla platea. Una platea gremita di persone, in sold out per lo spettacolo "Sogno di una notte di mezza estate", ma tutte rigorosamente distanziate, con l'obbligo di lasciare un posto libero tra uno spettatore e l'altro.

Il Festival si apre sotto l'impronta lieve delle scarpette da ballo di Carla Fracci che nel 1957 aveva debuttato proprio a Nervi. "Una ballerina straordinaria: nel giorno della sua scomparsa, ci è sembrato scontato voler dedicare a lei questa edizione con spettacoli unici per rendere omaggio ad un'artista che ha portato l'Italia nel mondo", commenta a Primocanale il sovrintendente Claudio Orazi, che subito dopo ricorda come questo palco "con un’apertura di boccascena di 18 metri lineari e una profondità di 15, più grande rispetto agli anni scorsi, possa ospitare le compagnie di danza e per questo sono diversi gli eventi a cui non mancare: da sabato 3 luglio con l’Ensemble Accademico statale di Danza Popolare "Igor Moiseev" con una coreografia presentata per la prima volta in Italia, Tango del Plata, all'omaggio "Stravinsky's love" previsto l'8 luglio in un dialogo tra musica e balletto a 50 anni dalla morte del celebre musicista russo, le stelle dello Youth America Grand Prix vedrà le stelle di oggi e le stelle di domani insieme riunite da tutto il mondo, mentre per finire l'étoile Svetlana Zakharova sarà impegnata il 20 luglio in un particolare pas de deux con il violinista Vadim Repim". 

Quale miglior titolo per aprire il Festival se non "Sogno di una notte di mezza estate". La musica di Mendelssohn-Bartholdy suonata dall'orchestra del Teatro Carlo Felice la fa da padrone a cui si aggiunge il leggero soffio del vento tra gli alberi viene enfatizzata dalle scenografia oniriche virtuali che sullo schermo prendono vita e si dissolvono, seguendo il ritmo delle note sullo spartito: silhouettes di animali, volti di fate, cieli stellati, fitti boschi.

Ma senza lasciarsi distrarre dai colori che si alternano alle loro spalle, l'orchestra diretta dal maestro Roland Böer, il coro, le soliste Giorgia Rotolo, soprano, e Carlotta Vichi, mezzosoprano, hanno portato in scena le fresche melodie dal sapore estivo. All'attrice Caterina Murino è stato invece affidato l'arduo compito di interpretare alcuni versi di William Shakespeare tratti proprio dalla sua commedia. Gli intermezzi e i dialoghi tra lei e l'orchestra hanno evocato alcune suggestioni di facile intesa per gli esperti conoscitori dell'opera teatrale. Per Caterina è stato il primo ritorno sulle scene davanti al pubblico da marzo 2020: "Sono molto emozionata, spero di riuscire a far sognare il pubblico: è stata una bella accoglienza quella genovese". Tiepidi gli applausi poiché l'allestimento è risultato forse troppo intellettualistico, soprattutto per gli amanti della concertistica "nuda" e pura. Le premesse c'erano tutte, ma il prodotto finale non ha convinto del tutto. 

Adesso è tempo di godersi questa serie di appuntamenti, che danno spazio anche al teatro con il tributo a Dante di Maurizio Lastrico, alla musica di Dado Moroni o di Stefano Bollani e al pop con Antonello Venditti, Levante, Max Gazzé e Alice canta Battiato. Un Festival pensato per tutte le età e facilmente raggiungibile grazie alla mobilità green (LEGGI QUI)