cronaca

Chiesto all'Inps di valutare la validità dell'ammortizzatore sociale chiesto da Acciaierie d'Italia
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La data segnata nel calendario è quella di giovedì 8 luglio. E' previsto in quella data un incontro al ministero dello Sviluppo economico a Roma tra sindacati, Governo e Acciaierie d'Italia. Al centro il futuro dell'ex Ilva e il nuovo piano industriale. All'incontro dopo richiesta del goverbatore ligure Giovanni Toti parteciperanno anche le Regioni Liguria, Puglia e Piemonte. Solo dopo questa l'ok al vertice l'incontro il prefettura a Genova tra i sindacati, una delegazione di operai e il Prefetto Renato Franceschelli è terminato così come il presidio che si è sciolto con il rientro dei lavoratori verso Cornigliano. Lunedì partirà la cassa integrazione per quasi mille dipendenti dello stabilimento di Genova. E fino all'8 luglio a Genova proseguirà lo stato di agitazione.


L'incontro dell'8 luglio servirà "per definire tutti i temi che riguardano la cassa integrazione, ma anche riguardo al comportamento tenuto dall'azienda che al momento è andata avanti in modo unilaterale, servirà a fare chiarezza sul piano industriale e sugli investimenti previsti. Ma bisognerà anche rivedere le relazioni con i sindacati - spiega Christian Venzano, segretario Fim Cisl Liguria - . Vogliamo che finalmente il Governo intervenga iniziando dalla sospensione della cassa integrazione ordinaria che non è coerente con quella che è la richiesta che arriva dal mercato. Continua lo sciopero anche per il turno di notte e lunedì assemblea con i lavoratori". L'attesa a questo punto è per la pronuncia dell'Inps sulla validità e necessità della cassa integrazione per i dipendenti di Genova. "Anche il minisitro del Lavoro Andrea Orlando ha chiesto all'Inps di valutare la misura scelta dall'azienda" spiega ancora Venzano.

Dure le parole di Armando Palombo, coordinatore rsu dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano che in questi giorni ha guidato proteste e corteo. "I lavoratori di Taranto, Porto Marghera, Racconigi e Novi Ligure hanno detto che in solidarietà non firmeranno questa cassa integrazione. Non è mai successo. Ora dire che un lavoratore della siderurgia deve entrare in cassa integrazione perché c'è crisi di mercato è una bugia. Noi crediamo questa misura illegittima. Putroppo abbiamo sentito il silenzio di tutti, anche dalla parte del Governo che è dentro il pacchetto azionario. Genova non può permettersi di perdere altri posti di lavoro. A questa azienda avveleneremo l'acqua dei pozzi" conclude Palombo. Si annuncia ancora battaglia aspra e aperta.

E intanto Genova ha vissuto una giornata ad alta tensione con la manifestazione e il corteo degli operai che dallo stabilimento di Cornigliano si è diretto fino alla Prefettura di Largo Lanfranco. Il blocco del traffico lungo il percorso. Il contatto tra polizia e operai ha messo in evidenza il nervosismo per una situazione che preoccupa e non poco. Si è arrivati anche al contatto con alcuni agenti rimasti lievemente feriti (GUARDA QUI). Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha definito il fatto "gravissimo e inaccettabile" (GUARDA QUI).

Poi l'incontro con il sindaco di Bucci davanti al Comune che ha mostrato solidarietà con i lavoratori. "La cassa integrazione è inaccettabile, parli il governo, si faccia sentire Draghi" ha commentato il primo cittadino del Capoluogo ligure. Quindi il corteo che si è spostato davanti alla regione in piazza De Ferrari. Anche qui animi tesi tra operai e forze dell'ordine. Anche i carabinieri sono arrivati per ragioni di sicurezza. Poi gli animi si sono distesi con il gesto di agenti e carabinieri che si sono tolti il casco. A quel punto la convocazione in Prefettura e l'incontro con Franceschelli. Quindi la certezza del vertice a Roma col Governo scritta nero su bianco e l'attesa per la decisione dell'Inps sulla cassa integrazione per Genova. Si chiude un capitolo ma la protesta andrà avanti annunciano i lavoratori. Lo stato di agitazione riprenderà senza pause dal 28 giugno fino all'8 luglio, giorno dell'incontro al ministero.