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L'ennesima frattura nel centrodestra: altri nomi in bilico
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Il vicesindaco di Savona Massimo Arecco lascia la Lega. Una scelta maturata dopo mesi di tensione con gli esponenti provinciali e cittadini del Carroccio, accusati di averlo estromesso dalle scelte di partito. “Le divergenze sono insanabili ed è giusto prenderne atto, se non ti ritrovi più nei valori meglio andare via", queste le parole con cui il vicesindaco savonese ha annunciato pubblicamente l’addio. Parole molto pesanti in vista delle prossimi elezioni amministrative di ottobre.


Arecco era iscritto alla Lega dal 2008, ma durante l’amministrazione Caprioglio non si è sentito "supportato dal partito e sono stato visto dal primo giorno come un problema. Tutto ciò l'ho pagato sulla mia pelle, sono arrivato alla fine del percorso ed è stata una fatica immane”, ha precisato nella nota.


"La mia è stata una decisione sofferta. È stato un ragionamento lungo e travagliato, perché ho sempre creduto nella Lega, anche quando era al 2%. Ritengo tuttavia che ora sia il momento giusto per esternare il mio disagio", ha detto a Primocanale.


"Questa scelta dipende anche dalle elezioni di ottobre? Sì.
Ma non per il nome del candidato sindaco, quanto perché, come vicesindaco, non sono mai stato interpellato. La mia opinione non interessava e non credo sia il comportamento giusto. Il vero problema è il metodo usato da un partito in cui non mi riconosco più".


Il ruolo di Massimo Recco come vicesindaco non dovrebbe però essere a rischio. Malgrado la poltrona fosse stata assegnata cinque anni fa alla Lega, la sindaca Ilaria Caprioglio ha chiarito che non ci saranno cambiamenti in giunta. Con ogni probabilità si attenderà il voto.


Gli assessori leghisti Maria Zunato e Roberto Levrero potrebbero a loro volta abbandonare il partito di Salvini. "Ho lavorato molto bene con gli assessori e c'è grande stima reciproca. Faranno le loro valutazioni in assoluta libertà".


Il centrodestra è in fermento. Le elezioni comunali incombono e il cerchio si stringe attorno al nome di Angelo Schirru, ex primario del San Paolo. Un nome civico, che potrebbe mettere tutti d'accordo. Con l'addio di Arecco alla Lega, le carte in tavola si mischiano: il presidente del consiglio comunale Renato Giusto aveva da poco lasciato il Carroccio per passare a Fratelli d'Italia. Fuori anche i consiglieri Emiliano Martino, Alda Dallaglio e Silvio Rossi.


"Ora mi preoccupo di completare il mio incarico amministrativo. Sto ancora metabolizzando il lutto..." scherza Arecco. Nessuna conferma sul suo futuro politico. Potrebbe tuttavia arrivare un accordo con Cambiamo: "È un partito che ha molto da dire. Ho grande stima del governatore Toti e del suo operato".