cronaca

"Riflettiamo su quanto è importante in un anno in cui abbiamo dovuto fare a meno di tante cose che ritenevamo scontate"
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 "Il lavoro non è solamente il sostentamento della nostra vita, dei nostri cari, ma è anche l'essenza stessa di ciò che facciamo, la passione che mettiamo nella nostra professione per far crescere la collettività. È dunque una festa importante, dai molti significati, una festa strutturalmente fondante del nostro stare insieme. Eppure ha un significato in più in questi giorni: stiamo riaprendo il paese dopo oltre un anno di covid, di dolore, di troppi morti, di operatori sanitari stremati per un lavoro che nessuno si aspettava di dover affrontare", lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in un videomessaggio augurale per il primo maggio pubblicato su Facebook.


"Festeggiamo dunque anche il ritorno al lavoro
e l'auspicio che molti possano tornare al lavoro nelle prossime settimane. Festeggeremo poi la fine della campagna vaccinale e la vittoria definitiva su una malattia che ci ha colto di sorpresa e ha causato molta sofferenza. Festeggeremo il nuovo inizio della nostra vita, che è fatta anche e soprattutto del nostro lavoro, della possibilità di aprire il proprio negozio, un bar, un ristorante, di andare dai propri colleghi in ufficio abbandonando lo smart working che ci ha chiuso nelle case per un lungo periodo. Festeggeremo il ritorno alla piena socialità, al confronto, torneremo ad abbracciarci e costruire insieme questo grande paese. Si aprirà una fase di ripartenza e crescita, simile alla ricostruzione e al boom economico che hanno vissuto i nostri nonni e i nostri genitori. Invito tutti a riflettere su questo oggi per qualche minuto, prima di dedicarci alle nostre famiglie, ai nostri affetti. Riflettiamo su quanto è importante il lavoro e quanto è stato importante questo anno in cui abbiamo dovuto fare a meno di tante cose che ritenevamo scontate, come appunto poter andare a lavorare, poter abbracciare parenti e amici in un'altra regione".


"Continuiamo, in spirito di collaborazione (che non vuol dire rinunciare alle proprie idee, ma metterle insieme a quelle degli altri per costruire il futuro), questo percorso che abbiamo cominciato per tornare a vivere tutti insieme e per fare tesoro anche di ciò che abbiamo imparato di doloroso in quest'anno. Buon primo maggio a tutti, alle lavoratrici e ai lavoratori, e speriamo in un'Italia che dia tanto lavoro in più di quello che ha dato fino ad oggi alle nostre donne, ai nostri uomini e ai nostri ragazzi che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro".