cronaca

I dati relativi alle richieste di aiuto alla Caritas della Spezia sono in aumento
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Sono iniziati i lavori per la realizzazione della  'Locanda il Samaritano’, il dormitorio che sorgerà̀ nel quartiere di Pegazzano con cui la Caritas della Spezia cerca di dare una risposta concreta per i bisognosi e le probabili future richieste di aiuto data la crisi economica dovuta all’emergenza pandemica in corso. La pandemia da Covid-19 ha inoltre dimezzato i posti di prima accoglienza per persone senza dimora, per le necessarie norme di distanziamento per il contenimento della pandemia.




 

 

“La Locanda il Samaritano vuole essere una risposta concreta di accoglienza e speranza – così Don Luca Palei, direttore della Caritas diocesana La Spezia-Sarzana-Brugnato – C’è il timore che il numero dei senza dimora possa aumentare nei prossimi mesi. La struttura sarà suddivisa in moduli: nel primo ci saranno 10 posti letto, nel secondo aggiuntivo altri 8, è prevista una zona buffer composta da diversi box con letto e bagno che potranno funzionare anche da luogo di accoglienza in caso di necessità”.



 

 

“Il quadro non si presenta bene – ci conferma Irene Fornasini, coordinatrice del centro di ascolto della Caritas della Spezia in merito alla situazione per quel che riguarda le richieste di aiuto – Abbiamo visto un aumento di richieste di aiuti di tipo economico e per i beni di prima necessità. Bisogna dare una risposta, c’è bisogno anche di un po’ di speranza”.



 

 

Effettivamente i dati relativi alle richieste di aiuto sono in aumento, considerando anche il ridimensionamento dei servizi territoriali di bassa soglia: + 40% delle richieste di accesso al servizio Empori della Solidarietà, + 20% di richieste per soluzioni abitative in emergenza a favore di nuclei famigliari con minori a carico, + 33% degli accessi ai servizi parrocchiali e ai centri di ascolto diocesani da aprile a ottobre 2020, nonostante le chiusure dovute al Covid, raddoppio degli accessi telefonici per richieste di aiuto (utenze, affitti, alimenti, buoni prepagati, medicine) con una media di 230 telefonate mensili;, + 90% delle richieste di micro prestiti legate al pagamento di spese per l'abitazione