cronaca

"Lottiamo per garantire un servizio dignitoso"
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Seconda Pasqua in emergenza sanitaria per la Caritas di Savona-Noli, che, complice la zona rossa, ha dovuto rinunciare alla convivialità della ricorrenza religiosa senza ripristinare quella socialità che manca da oltre un anno. Con circa 100 pasti al giorno, diventa impossibile garantire le distanze e quindi la sicurezza dei presenti. "Attendiamo con ansia il giorno in cui potremo avere un po' di normalità, c'è chi ne ha davvero bisogno", commentano alla Caritas. 


"Le restrizioni non ci permettono di far sedere a un tavolo le persone che consumano il pasto alla mensa di via De Amicis. Continuiamo purtroppo a dare i sacchetti d'asporto, per la consumazione all'esterno" spiega il responsabile Marco Giana tra un ingresso e l'altro, indirizzando le persone al banco dove gli addetti consegnano il pasto. "La zona rossa è sicuramente un disagio in più, perché fa ancora freddo e talvolta le persone sono costrette a sedersi nel cortile, mantenendo le distanze, mentre prima potevano mangiare riparate dagli agenti atmosferici e ristorarsi". 


Le festività hanno regalato speranza grazie anche alla solidarietà dei cittadini. "Abbiamo ricevuto viveri, uova di Pasqua e colombe. Come da tradizione si è verificata la collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio e con la Federazione Italiana Cuochi, che ci ha dato un notevole aiuto nella preparazione dei pasti, portando un po' di allegria. Ne abbiamo tutti bisogno" prosegue il responsabile del Centro Diurno di Solidarietà. "Stiamo anche portando avanti alcuni laboratori, ma al momento dobbiamo attendere i nuovi Dpcm".