"Possiamo avere un'organizzazione perfetta, ma senza vaccini non possiamo dare risposte nella maniera corretta; i vaccini ci sono ma in quantità estremamente risicata, lavoriamo giorno per giorno; il nostro obiettivo è quello di recuperare il numero di vaccini possibili in modo che i nostri centri possano essere implementati." Commenta così il direttore dell'Asl 3 Luigi Carlo Bottaro, ad una settimana circa dall'apertura dell'hub alla Fiera di Genova, generalmente soddisfatto della gestione del centro vaccinale: "Tutti i giorni riceviamo la testimonianza diretta che il sistema funziona; apprfitto per dire che i cosiddetti assembramenti che si sono creati non erano altro che la conseguenza del fatto che la gente non sapeva bene come muoversi all'inizio. Si è trattato di una casualità."
"Ora come ora sembra di essere in un aeroporto ben gestito. I numeri danno una percezione inferiore rispetto alla reale sostanza, poiché dalla prossima settimana saremo in grado di somministrare 2000 vaccini, per poi arrivare fino ai 4000-5000."
Il direttore fornisce anche un bilancio riguardo alle vaccinazioni domiciliari: "Avevamo calcolato di doverne fare dai 3000 ai 3500, invece le richieste si sono assestate su oltre le 6000 unità. Adegueremo la nostra proposta di vaccini domiciliari in abse al numero indicato dai medici di medicina generale. Rimane evidente che un vaccino domiciliare comporta un tempo maggiore rispetto ad un vaccino somministrato qui all'hub."
Bottaro conclude augurandosi di vincere questa battaglia: "E' una bella sfida che affronteremo e risolveremo, magari anche con l'aiuto dei nuovi vaccini monodose come ad esempio quelli della "Johnson & Johnson", che dovrebbero essere disponibili già dalla fine di aprile. Se sarà necessario, allungheremo sia gli orari sia i giorni di somministrazione."
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