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La classica torna il 24 giugno
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Sarà un Giro dell'Appennino totalmente inedito, quello che tornerà nel giorno della festa per il santo patrono dei genovesi: il 24 giugno, san Giovanni Battista. Infatti, non ci sarà la consueta scalata alla Bocchetta, la salita delle streghe, anima del percorso con record di ascesa ancora detenuto da Gilberto Simoni su Marco Pantani. Una decisione maturata da lavori improrogabili sul versante piemontese che rendono inaccessibile la tradizionale discesa verso Voltaggio. Da qui la variazione degli organizzatori con un'altra vetta altrettanto simbolica, seppur, non nella storia della Giro: il Monte Figogna, già, percorso oltre un decennio fa dal Giro d'Italia (ovviamente il gruppo non transiterà davanti al Santuario, ma svolterà appena sotto lo strappo in mattoncini all'altezza dell'Apparizione).

Tuttavia, il lato che vedrà protagonisti i ciclisti in salita sarà quello di Torbi con planata su Geo per successivo traguardo nel salotto di Genova (sopraelevata senza passaggio da Boccadasse): davanti alla fontana di piazza De Ferrari. Dunque, oltre all'abbandono della Bocchetta, almeno per il 2021, niente Passo dei Giovi e Mignanego (nella foto di Giancarlo Podda, Vincenzo Nibali nel Giro della Morte 2020). Una corsa, comunque, originale e variegata nonostante l'ultima asperità disti dal traguardo più di 20 chilometri consentendo possibili rientri in pianura. Al momento, non accolta la proposta di un trampolino finale nel cuore del capoluogo - in stile Poggio a Sanremo - per evitare arrivi in volata come succedeva nella storica tradizione dell'Appennino con l'originale versione sul traguardo a Pontedecimo.

"La storia della Bocchetta, simbolo dell'Appennino sin dal 1934, non è stata percorsa, con "dolore" da parte di Luigin Ghiglione, nel 1951 (proibita dall'UVI per assegnare al Pontedecimo i Campionati Italiani per indipendenti, vinti da Rinaldo Moresco) e nel 1952 (proibita dall'UVI per assegnare l'organizzazione della terza prova per del Campionato Italiano assoluto, gara vinta da Albani, al via anche Coppi e Bartali, Campionato vinto da Ginettaccio, che all'Appennino però si limitò a controllare Coppi e i due arrivarono nel gruppo, a 11'55"). Non percorsa nel 2017, per l'arrivo a Chiavari, è stata scalata da Cravasco nel 2014 (Memorial Martiri delle Benedicta, gara dedicata a tutti i partigiani caduti, si fece anche i Turchino), da Voltaggio nel 2016 (il primo arrivo a Chiavari, molte cadute lungo la discesa verso Campomorone)" ricorda il segretario Fabio Barbieri.


Per ovviare alla chiusura ai Molini, riflessione anche su una salita parziale della Bocchetta, per scendere prima della vetta su Cravasco: "L'anello avrebbe comportato un blocco importante del traffico su Pontedecimo, con il rischio che al ritorno la carovana non avrebbe potuto transitare in sicurezza" spiega il direttore di corsa, Silvano Parodi. 




Intanto, gli ideatori confidano che Genova possa ospitare nel 2024 anche il campionato europeo su strada, dall'11 al 15 settembre, che impreziosirebbe l'offerta della città capitale europea dello sport, ancora una volta con una regia Unione Sportiva Pontedecimo.