cronaca

Il saluto di Matteo Cantile ai lettori di Primocanale.it
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Quando sono arrivato a Primocanale, era il settembre del 2018, ho avuto l’immediata percezione di avere messo i piedi in una grande azienda editoriale: il Ponte Morandi era caduto da un paio di settimane e l’aria che si respirava nella redazione trasudava impegno e commozione. Mi sono messo al lavoro a testa bassa, accolto a braccia aperte da colleghi preparati e appassionati: tutti loro non avevano esitato a rientrare subito al lavoro per raccontare ciò che stava accadendo, per essere, una volta ancora, il punto di riferimento della comunità.

In questi due anni e mezzo ho assaggiato tutti i piatti del nostro menù: l’impegno quotidiano per raccontare la Liguria, le lunghe notti passate tra fiumi di fango e frane, le infinite code in autostrada, fatte da ligure tra i liguri. Fino al Covid, a quel lockdown in cui abbiamo cercato di essere gli occhi e la voce dei nostri concittadini segregati in casa, tra preoccupazione e paura.

Oggi, dopo più di mille giorni passati in questa squadra coesa e vincente, mi è stato chiesto di assumerne la direzione: è una grande responsabilità che accolgo nella piena consapevolezza di cosa significhi.

Negli ultimi anni Primocanale si è trasformata, seguendo e spesso anticipando la rivoluzione imposta dai nuovi media: la nostra non è soltanto la più importante e seguita televisione regionale ma è oggi un gruppo crossmediale attivo in tutti i campi dell’informazione. Il nostro sito internet fa registrare numeri record, l’interazione sui social network (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube e Telegram) è cresciuta esponenzialmente giorno dopo giorno, le nostre newsletter raggiungono quotidianamente decine di migliaia di persone.

Al contempo l’azienda ha promosso giganteschi investimenti sul fronte tecnologico: dalle telecamere in 4k alla regia mobile, le nostre produzioni si sono moltiplicate nel numero e nella qualità; il nostro obiettivo è quello di portare nelle vostre case un’informazione puntuale e completa con la migliore definizione audiovisiva. Un canale regionale che dispone di una tecnologia all’altezza dei più grandi gruppi nazionali. I nostri sforzi hanno tracciato la strada per il prossimo, importante passaggio: il digitale terrestre di nuova generazione. Un cambiamento che inciderà sul rapporto tra utenti e televisione e per il quale ci stiamo preparando da anni.

Ma Primocanale non è solo tecnologia: il nostro gruppo affonda le sue radici nella nostra regione e per la Liguria conduce ogni giorno le battaglie più significative. Quella contro l’isolamento infrastrutturale del territorio, per esempio, che portiamo avanti nella generale indifferenza nella convinzione che certe cose o le dice Primocanale o non le dice nessuno. Siamo orgogliosi quando la nostra azione produce effetti tangibili e continueremo a lottare perché la Liguria sia sempre difesa e sostenuta.

Come nuovo direttore apporterò certamente qualche cambiamento, al quale sto lavorando assieme a tutti i miei colleghi. Ma una cosa, lo prometto fin dal primo giorno, non cambierà: la nostra anima, la nostra profonda vocazione. Noi saremo sempre in diretta, sempre aggiornati, sempre ‘sul pezzo’: se succede qualcosa, Primocanale c’è. E, ancora, non cambierà il rapporto con voi: dalle telefonate in diretta ai whatsapp fino ai commenti sui social, terremo sempre conto del vostro pensiero. Saremo, come siamo sempre stati, la grancassa dei vostri dubbi, delle speranze, delle critiche.

Se Primocanale è già tutto questo lo devo al lavoro di chi mi ha preceduto: per questo voglio ringraziare Andrea Scuderi, che ci ha guidati con passione negli ultimi quattro anni e che continuerà a essere una figura preziosa per la nostra azienda. E, naturalmente, un grazie va al nostro editore, Maurizio Rossi: farò il possibile per essere all’altezza delle sue aspettative e per continuare a contribuire alla crescita di un’azienda a cui lui ha dedicato tutta la vita.