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Il tecnico blucerchiato si gode il sofferto successo sul Torino che vale la tranquillità
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Claudio Ranieri è soddisfatto per la vittoria sul Torino e fissa per la Sampdoria la missione di fine stagione: finire nella parte sinistra. "Abbiamo vinto, abbiamo fatto tre punti e non abbiamo preso gol, la contentezza è doppia. Era una partita difficile, lo sapevamo, il primo tempo è stato bello, poi sapevamo che il Torino non è l'ultimo arrivato, ha fatto risultati importanti di recente come l'exploit con il Sassuolo. Sapevamo che avrebbero messo molti  palloni nella nostra area di rigore scavalcando la nostra linea di centrocampo, sapevamo di dover lottare su ogni centimetro".

IL GOL - "E' tutto quello che non siamo riusciti a fare domenica scorsa a Bologna quando abbiamo giocato meglio di oggi ma siamo tornati a casa con 3 gol sul groppone. Il calcio è bello per questo. Penso che la prima frazione sia stata molto bella, siamo stati diligenti. Sapevamo che avrebbero cercato sempre la punta là davanti, Belotti o Sanabria, ma noi abbiamo fatto tutto quello che avevamo previsto. Avevamo previsto che nella seconda metà del secondo tempo sarebbe cambiata la partita, e dovevamo stare attenti. Sapevamo che avrebbero messo tante palle anche dritte per dritte perché hanno tanti saltatori di testa".

SALVEZZA  - "Abbiamo fatto un girone d'andata molto bello in cui ci siamo tolti delle soddisfazioni, e poi non stavamo facendo punti, pur non giocando male. A me non piace attaccarmi a fortuna e sfortuna, voglio parlare di determinazione. Ho detto alla squadra: perché sporcare quanto di bello abbiamo fatto con una seconda parte anonima? Dobbiamo finire nella parte sinistra, c'è da lottare e da giocare bene ma sono sicuro che questa squadra ha i requisiti per farlo".

RINNOVO - "Non devo parlare io, prima dobbiamo vedere quello che facciamo. Per parlare c'è sempre tempo, non è un problema per me. Andiamo avanti e cerchiamo di fare bene queste partite che mancano, poi quando il presidente chiamerà ne parleremo. Io vivo tranquillamente anche se nessuno mi vuole, lo faccio per il gusto di allenare, non ho nessuna ansia. Quando il presidente vorrà dovremo sederci a un tavolo, dovrò parlare con chi sarà il direttore sportivo. Io sono sereno".