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Il traguardo importante che nel 2021 segna il fatto che ogni sport sia 'un gioco da ragazze'
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 Non solo danza e ginnastica ritmica, nel 2021 ogni sport è un 'gioco da ragazze' e le bambine possono scegliere anche di eccellere nel rugby, nel calcio, nel judo o nella scherma. A confermarlo nella speciale puntata 'in rosa' su Primocanale di "Liguria 2021" è la campionessa Margherita Granbassi, che da bambina aveva scelto di seguire le orme dei fratelli più grandi fino ad arrivare sul podio alle Olimpiadi. "E' facile che una passione nasca in famiglia, io come idole avevo il dream team italiano e femminile di fioretto perché all'epoca era l'unica arma che si poteva praticare. Nel tempo è stata introdotta anche la spada, nelle Olimpiadi di Atlanta del '96 e nel 2004 anche la sciabola: finalmente alle Olimpiadi di Tokyo avremo una parità di genere completa".

8 marzo, lo sport è un gioco da ragazze. L'olimpionica Silvia Salis: "Non esistono sport solo da maschi" - L'INTERVISTA


Un vero e proprio traguardo: è dallo sport che partono le sfide più belle e difficili
. Per questo, Regione Liguria in questo 8 marzo ha voluto testimonianze di sportive come Silvia Salis, dirigente sportiva e olimpionica: "Il messaggio che deve passare è che ogni bambina può fare tutto quello che vuole. Io lanciavo il martello e per anni ho sentito frasi del tipo 'è uno sport da uomo' o 'ti rovina il fisico', messaggi che minano la consapevolezza e l'autostima delle ragazze". L'Italia rispetto al resto del mondo è avanti su questo, in alcuni paesi rappresenta l'unico mezzo per emanciparsi. "Lo sport è un mezzo per prendere consapevolezza della propria forza fisica, va coltivata fin da piccole e a tutte le età, senza per forza voler diventare atlete professioniste".


Ma anche nello sport c'è un brutto retroscena, quello delle molestie. "Purtroppo è un mondo fatto di esseri umani ed è stato fondato un Osservatorio nazionale a cui hanno aderito tante federazioni sportive, credo che sia importante che lo sport, ricco di grandi valori, gridi forte e chiaro contro questo problema che è assolutamente da debellare", spiega Granbassi, che è testimonial dell’Osservatorio Nazionale Antimolestie. "Mi auguro che questa battaglia non venga vinta soltanto nei campi sportivi ma ovunque, perché davvero noi donne non ne possiamo più".