cronaca

Un'iniziativa per sensibilizzare l'opinione pubblica e politica
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I tavoli da due persone, rigorosamente distanziati, si sono riempiti intorno all’ora di cena. Gli ospiti sono entrati attendendo in coda dopo aver lasciato nominativi e numero della stanza. Nulla di particolare se non fosse che in zona gialla l’unica possibilità per poter cenare comodamente seduti ad un tavolo è legata al pernottamento in hotel. Così, dunque, hanno fatto una trentina di ristoratori spezzini, fermandosi dopo cena a dormire in albergo. L’iniziativa è stata organizzata dalla Confcommercio spezzina per sensibilizzare l’opinione pubblica e politica affinché ai ristoranti sia data la possibilità di poter riaprire per il servizio cena.



 
 
“I ristori sono del tutto insufficienti per questo chiediamo di poter lavorare anche la sera -. Spiega il presidente di Confcommercio al Spezia Gianfranco Bianchi -. Le stesse condizioni di sicurezza del turno diurno possono essere rispettate dopo le 18. Siamo disposti a ridurre anche i coperti, pur di poter lavorare. Non esiste alcuna differenza tra il dormire in una stanza d’hotel o tornare nelle proprie abitazioni”. 



 
 
“Vogliamo dimostrare che deve essere concesso anche ai ristoranti poter lavorare la sera - aggiunge il famose scrittore Marco Buticchi nella veste di presidente Fipe Confcommercio La Spezia e membro della direzione nazionale -. Le attività hanno di fronte delle restrizioni che comprometteranno anche gli incassi pasquali, che normalmente rappresentano nei luoghi turistici la prima boccata d’ossigeno in termini economici”. 


 
 
“Il turno serale movimenta il 60% dell’incasso per alcune attività -. aggiunge il ristoratore Diego Sommovigo -. Inoltre, la mancanza di preavviso e organizzazione ci danneggia: non sappiamo se fare ordini o meno per non rischiare di buttare tutte le scorte acquistate”. “Siamo disposti ad applicare regole ferree - spiega Sandro Baudone - e limitare ulteriormente i posti, ma abbiamo la necessità di poter lavorare anche la sera altrimenti per alcune attività non ci sarà alcuna possibilità di riapertura”.