cronaca

Le parole dell'assessore regionale Benveduti "Bisogna rimettere in moto l'economia"
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"La riapertura serale dei locali può essere gestita, serve più coraggio e rimettere in moto l’economia, ora serve qualcosa in più". Andrea Benveduti, assessore regionale allo Sviluppo economico di Regione Liguria chiede apertamente al nuovo Governo Draghi un cambio di marcia.

L’inchiesta di Primocanale sul mondo del lavoro un anno dopo l’inizio della pandemia va avanti. Cinema e teatri al momento restano chiusi, il mondo dello spettacolo scende nelle piazze italiane per far sentire la propria voce. Anche la ristorazione da un anno ormai soffre le conseguenze delle restrizioni. Si ragiona sempre più sulla possibilità di riaprire la sera ai clienti. L’obiettivo è evitare assembramenti all’aperto e a casa. Il governatore Giovanni Toti su questo punto sostiene di dare la possibilità a pizzerie, pub, ristoranti di scegliere se restare aperti la mattina o la sera. Una richiesta fatta pervenire sui tavoli di Palazzo Chigi. Ma dall'altra parte ci sono le dichiarazioni del ministro alla Salute Roberto Speranza che non fanno intravedere grandi aperture: "Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all'ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia" con Speranza che punta a velocizzare il più possibile la produzione e somministrazione nel Paese dei vaccini anti-Covid.

"E' stato un anno complicato - spiega Elisa, titolare di un'enoteca a Genova -. Ci siamo dovuti reinventare, ci siamo messi in gioco e abbiamo messo sul campo tutte le nostre capacità ad esempio favorendo il km zero e le consegne anche fuori città. Ci sono stati ritardi per quanto riguarda gli aiuti, avremmo voluto una maggiore attenzione per quanto riguarda gli affitti e le agevolazioni per i dipendenti". Sulla voglia e necessità di adattarsi e ripartire l'assessore Benveduti è d'accordo: "Serve entusiasmo, voglia di lottare, di fare e inventarsi qualcosa di nuovo. Il mondo è cambiato e non so se tornerà quello di prima".

Enrico gestisce un agriturismo in Val Graveglia, ma i problemi sono gli stessi per tutti da Ventimiglia a Sarzana per restare entro i confini regionali. "I disagi in questo ultimo anno sono stati pesanti, non c'è cosa più triste di un locale vuoto. Mi giro e vedo le sedie sopra i tavoli, è un disagio economico per noi oltre che un'immagine che fa tristezza. Abbiamo perso Pasqua, il 25 aprile, il Primo maggio, abbiamo lavorato un po' in estate poi abbiamo perso di nuovo Natale e Capodanno ora speriamo nella prossima estate".

"Noi sin da subito abbiamo detto che occorreva iniettare denaro reale - spiega ancora Benveduti -. Era la cosa più facile da fare, bisognava eliminare gli oneri, i contributi, le imposte e le tasse, fatto che avrebbe portato respiro alle casse delle degli esercizi commerciali. Non si è voluto fare e alla fine il denaro è arrivato poco e male. Ora serve il cambio di passo. Abbiamo chiesto una pace fiscale, che non vuol dire aiutare gli evasori ma chi sta pagando le conseguenze di questa situazione. Ricordo che ci sono poi i fondi europei 2014-2020 che sono quasi finiti, il ciclo 2021-2027 è stato rimandato di un anno, noi chiederemo almeno un acconto per poter urgentemente intervenire sul territorio" spiega ancora Benveduti.

C'è poi il discorso dei colori e delle zone da cui non si può uscire. Per molte realtà economiche, soprattutto della ristorazione, anche questo è un problema non da poco. Più volte è stato sottolineato che l'asporto non è sufficiente a colmare il deficit di fatturato prodotto dalle chiusure. Il mix vaccino più arrivo dell'estate può essere un'occasione di ripartenza, lo sottolinea anche il ministro al Turismo Massimo Garavaglia: "La prima cosa da fare è organizzare bene l'estate ma vuole dire anche pensare sul "lungo" periodo. Vedendo come l'anno scorso le cose sono andate meglio, se si può già pensare che si può fare qualche evento, penso qualche fiera, nel periodo estivo, iniziamo a programmarlo e farlo. Già è un modo diverso di approcciare il tema. Poi ci auguriamo tutti di arrivare all'estate vaccinati e a quel punto il problema non c'è più". La corsa contro il tempo va avanti.