economia

L'a.d. Guido: risultati commerciali superiori alle medie di sistema
1 minuto e 16 secondi di lettura
Carige ha registrato negli 11 mesi della gestione ordinaria del 2020 una perdita netta di 185,3 milioni di euro, superiore alle previsioni del piano strategico del luglio 2019 (precedente la pandemia) di una perdita a 78 milioni. Lo annuncia una nota. Accelera il margine di intermediazione nell'ultimo trimestre, è in linea al piano e in crescita del 31,6% rispetto al terzo trimestre. In aumento gli indicatori di solidità patrimoniale, oltre i requisiti regolamentari comprensivi di guidance: il ratio cet1 è al 12,8% (era 12% al 31 gennaio 2020). Gli obiettivi economici sono posticipati di 1 anno rispetto alle previsioni di piano.

Carige dopo l'esercizio appena chiuso e alla luce delle ripercussioni economiche della pandemia ritiene di poter raggiungere nel 2021, con differimento temporale di un anno, il risultato netto atteso per il 2020 (negativo per circa 80 milioni di euro) e afferma di ritenere prevedibile il conseguimento del target di break-even ante imposte nel 2022 e di utile netto a partire dal 2023. Lo si legge in una nota della banca.

"Le gravi condizioni di contesto del 2020 non hanno impedito a Carige di chiudere l'anno con performance commerciali e con crescite di ricavi sempre superiori alle medie di sistema e, in numerosi ambiti, di primato assoluto. Carige conferma la propria identità di banca con basso profilo di rischio, lanciata verso il recupero progressivo della piena redditività. Il mio pensiero va a tutto il Personale della Banca che si è contraddistinto in questa eccezionale prova di resilienza e di impegno". Lo dichiara l'amministratore delegato di Carige Francesco Guido a commento dei risultati del suo primo anno di mandato.