cronaca

I due cani mordaci sono finiti in osservazione al canile
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Non ce l'ha fatta il segugio aggredito a morsi nel suo giardino da due American Staffordshire Terrier sfuggiti al padrone.

Il cane è morto dopo due giorni di agonia in una clinica veterinaria di Recco, forse ucciso da infezioni provocate dai morsi dei due terrier.

I due molossi, come da prassi in questi casi, sono stati affidati al canile municipale dove saranno tenuti in osservazione per dieci giorni e sottoposti ad esami clinici per escludere che possano avere contratto la rabbia.


I cani erano fuggiti dal giardino dove erano rinchiusi e dopo avere percorso un centinaio di metri si erano infilati in un altro terreno recintato dove, dopo avere rotto la recinzione, avevano assalito e ferito a morsi il segugio.

Il fatto è accaduto a Camogli.


Il segugio assalito era stato subito soccorso dal padrone e trasferito d'urgenza in una clinica veterinaria di Recco con ferite sul corpo e alla testa: le sue condizioni erano apparse subito gravi.

Il proprietario dei due American StaffordshireTerrier (nome dato all'American Pitbul Terrier dall'associazione Canina americana Akc) si era subito detto costernato di quanto accaduto spiegando ai carabinieri che i suoi due cani in passato non erano stati mai aggressivi ed erano fuggiti rompendo la recinzione del giardino di casa. "Non era mai successo, mi spiace..." aveva rimarcato in ansia per le ferite riportate dal segugio.

La ricostruzione di quanto accaduto è stata effettuata dai carabinieri della stazione di Camogli.

I due terrier quando si sono ritrovati liberi hanno percorso alcune centinaia di metri inutilmente inseguiti dal proprietario. Poi si sono infilati nel giardino dove c'era il segugio: per attaccarlo hanno sfondato una porticina di legno del giardino. Poi l'assalto, violento, sotto gli occhi del padrone del cane che ha inutilmente provato a fermare i due cani.

Il proprietario dei terrier sarà denunciato per omessa custodia e dovrà poi risarcire i danni al proprietario del segugio.

Un veterinario della zona quando ha appreso della violenta aggressione dei cani che sino ad allora non avevano mai mai manifestato segni di nervosismo nè di aggressività ha ipotizzato che a scatenare la loro ferocia possa essere stato il fatto di essersi ritrovati liberi: "Un maschio e una femmina senza controllo e in libertà possono fare gruppo e diventare aggressivi".