cronaca

Nadia Possetti: "Da Autostrade solo arroganza"
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"Qualcuno ha detto che potrebbe esserci anche Castellucci, spero di no" così Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Ponte Morandi. E' iniziato a Genova in Tribunale il secondo incidente probatorio legato alla tragedia di ponte Morandi, si tratta di una fase precedente al processo vero e proprio che mira ad acquisire le prove e accertare le cause del crollo del viadotto avvenuto il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone (QUI IL RACCONTO DELLA GIORNATA).  

"E' sconvolgente sapere che le persone che gestivano l'infrastruttura e hanno sicuramente delle colpe morali siano ancora al timone. Da altre parti questo non succederebbe. Fa male aspettare così tanto per avere giustizia - spiega ancora Possetti -. Ormai sono convinta di quello che è avvenuto dai primi momenti nel mio cuore ho capito subito ma quello che pensiamo noi deve essere quello che emerge dal processo. In Italia a fronte prove poi ci sono cavilli che fanno scagionare e noi lotteremo affinché questo non accada" il riferimento è quanto accaduto a per la strage di Viareggio con gli le accuse più pesanti verso gli imputati cadute in prescrizione.

Dai legali di Autostrade "abbiamo visto solo arroganza spiega prima di entrare in Tribunale Nadia Possetti che come la sorella Egle nel crollo del 14 agosto ha perso la sorella, il cognato e due nipoti -. Quello che fa sta male è ciò che è trapelato dalle intercettazioni, tutti devono sapere. Queste intercettazioni fanno accapponare la pelle. Fa rabbia che non è cambiato nulla. Credo che usciranno delle cose ancora più allucinanti. Mi fa rabbia che certe dichiarazioni dei loro periti che sono inquietanti che non si possono sentire che fanno male, c'è stata solo arroganza".