Dopo 25 mesi di stallo da parte del Governo, l’Italia evita all’ultimo minuto una figuraccia planetaria e grazie ad un Decreto, peraltro con un lungo braccio di ferro tra i ministri Pd e 5s, ripristina l’autonomia funzionale e gestionale del Coni restituendo a Malagò la pianta organica (dovrebbe trattarsi di 165 dipendenti) e alcuni immobili. Evitando così sanzioni che avrebbero significato la mancata ammissione alle Olimpiadi di Tokyo per ora confermata malgrado il Covid sia sempre una minaccia. Lo stesso presidente Malagò ha informato il numero uno dei Cio, Thomas Bach, che ha commentato positivamente: "Sono molto felice".
"Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l'Italia venisse così duramente sanzionata già domani", commenta il ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora, "ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019".
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