cronaca

Lite tra i terminalisti genovesi per ottenere il massimo vantaggio dal progetto
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Si svolgerà oggi, a partire dalle 17, il secondo incontro del dibattito pubblico sulla nuova diga foranea di Genova. L’incontro sarà trasmesso da palazzo San Giorgio, sede dell’autorità portuale. I lavori si potranno seguire in diretta su Telecittà, canale 11 del telecomando, e in streaming sulle pagine Facebook e Youtube del porto di Genova: per partecipare al dibattito e porre le proprie domande, invece, è possibile utilizzare il sito dpdigaforanea.it. Il dibattito di questo venerdì sarà fruibile anche on demand sul sito primocanale.it e in replica su Telecittà oggi alle 21 e su Primocanale alle 23.

L’appuntamento ha l’obiettivo di inquadrare l’opera nel contesto più ampio di sviluppo territoriale ed economico, anche in relazione ad altre infrastrutture in programma o in fase di realizzazione: la diga, infatti, non è destinata a restare un’opera sganciata dal resto dello sviluppo portuale ma, nella sostanza, è il più importante tra i diversi interventi previsti. Dall’accessibilità stradale, all’intermodalità ferroviaria fino agli investimenti sui singoli terminal, il futuro del più importante polo economico della città dipende da molti fattori.




La diga foranea di Genova promette di cambiare il destino del bacino storico del porto della città e, di conseguenza, costituisce un grande vantaggio per l’intera comunità: eppure, come spesso accade nel capoluogo ligure, c’è una categoria che ha già iniziato a litigare per ‘grandi’ interessi di bottega. Neppure il tempo di presentare i tre progetti da discutere nel dibattito pubblico, infatti, e i terminalisti genovesi hanno iniziato ad accapigliarsi per ottenere dal progetto il massimo vantaggio personale, e penalizzare il concorrente e questo a discapito della visione più ampia e utile per tutti.

All’interno del gruppo ‘terminal operators’ di Confindustria Genova, la sezione degli industriali attivi nella gestione delle banchine portuali, si è accesa la solita guerra che vede, stavolta, contrapposte due fazioni: ci sono quelli che preferiscono l’accesso a levante, quelli che vorrebbero che le navi entrassero a ponente, entrambi accecati da considerazioni sull’interesse privato, legato alla posizione occupata da ognuno all’interno dello scalo. e come si potrebbero modificare gli accessi delle grandi navi a diversi terminal.

Un dibattito, quello che si è acceso in Confindustria, che non è all’altezza dell’importanza della città e del vero fine della nuova diga, il bene di Genova. Primocanale ha a cuore l’interesse di tutti, non di una sola parte, e ritiene che il futuro di Genova debba necessariamente passare per un complessivo ripensamento degli spazi e della vocazione del porto: una nuova diga è un passo decisivo in questa direzione.

Ecco nel dettaglio il programma di questa sera:

Ore 17 - Avvio dei lavori

Marco Bucci, Sindaco di Genova

Ore 17:15 – Le politiche e le strategie nazionali di sviluppo portuale e della logistica

Giuseppe Catalano, Coordinatore Struttura Tecnica di Missione MIT

Ore 17:30 – Il programma straordinario di sviluppo del Porto di Genova

Paolo Emilio Signorini, Presidente AdSP del Mar Ligure Occidentale

Ore 17:45 – Analisi costi-benefici: le dinamiche economiche di sviluppo portuale, le tipologie di merci trattate e la loro dinamica nel tempo, le criticità che condizionano lo sviluppo portuale.

Prof. Paolo Sammarco, Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Roma "Tor Vergata"

Simonetta Migliaccio, Modimar

Ore 18:00 – La capacità ferroviaria attuale e futura del Porto di Genova

Rosa Frignola, Direttore RFI

Ore 18:15
– Lo sviluppo portuale e gli impatti sulla mobilità cittadina

Laura Ghio, Dirigente Servizio Pianificazione, processi portuali e innovazione - AdSP del Mar Ligure Occidentale

Ore 18:30 – Domande e risposte dal pubblico