cronaca

Toti: "No a regole uniformi su tutto il Paese"
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Tutta l'Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio. E' l'ipotesi di mediazione prevalente nel governo, al termine di un primo vertice. La decisione non è presa: si attende un nuovo incontro. Ma l'ipotesi è disporre regole da zona rossa il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l'1, 2, 3 gennaio. Secondo alcune fonti la discussione è ancora "tutta aperta" però e non è escluso che la zona rossa valga anche il 6 gennaio o si introducano per l'intero periodo regole da "zona arancione".

Oggi, giovedì 17 dicembre, vertice a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza sulla stretta di Natale. Complice l'indisponibilità di Teresa Bellanova a partecipare ad una riunione in tarda serata il capo del governo ha optato per rinviare alle prossime ore il punto finale sulle misure per le festività. Il tempo tuttavia stringe tanto che fonti di governo spiegano come, a questo punto, sia davvero difficile che le nuove norme possano essere definite prima di 24 ore.

"Si è deciso di chiudere in maniera molto rigorosa, di chiudere parecchio. Qui al Ministero della Salute abbiamo proposto di optare per una misura rigorosa che assomigli molto alla zona rossa. Sarà un Natale poco allegro, è vero, ma sarà più sereno perché le persone a cui vogliamo bene sono in sicurezza - ha confermato il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa (Pd) -. Tutti nel governo condividiamo l'idea di voler rallentare la curva ma io credo che si ottenga realmente solo applicando il colore rosso, perché rallenti e poi cali sensibilmente la curva dei contagi. Dovremo passare le vacanze di Natale con la mascherina e solo con le persone che frequentiamo abitualmente".


Ma c'è un braccio di ferro con chi vuole una linea morbida. In vista del Natale "il Governo vuole inibire ancora di più gli spostamenti e la libertà d'impresa, lo ritengo inopportuno e l'ho detto al Governo", afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti. "L'Italia si è data delle regole, stabilendo le zone di rischio giallo, arancione e rosso. Ritengo che con quel metodo si debba continuare. Credo che sia giusto essere prudenti dove il virus sta facendo grandi danni e se serve fare ulteriori chiusure. Ma penso che il principio delle zone sia giusto, dico no a regole uniformi, bisogna dare respiro ai cittadini".

"Stiamo lavorando per cercare di rinforzare il piano natalizio. Noi dobbiamo arrivare in condizione di massima resilienza. Le misure stanno funzionando fin qui ma ci stanno preoccupando - e hanno preoccupato anche gli esperti - quelle situazioni di assembramenti dei giorni scorsi. Faremo qualche intervento aggiuntivo", dice il premier Conte.

E poi, riguardo agli assembramenti per i regali di Natale, ha detto: "Non direi che è colpa dei cittadini" se si sono verificati assembramenti, "la stragrande maggioranza sta rispettando le regole. Noi abbiamo avviato il cashback perché quella è una riforma di sistema" che ha l'obiettivo "di pagamenti più convenienti, in sicurezza e che ci consentono di recuperare il sommerso. E i negozi stanno soffrendo. Se si usa il cashback in modo ordinato diamo ossigeno a un settore, se il risultato è l'affollamento per le strade non è quello che avevamo sperato".