salute e medicina

L'obiettivo è quello di tenere aperta il più possibile la chirurgia di elezione
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Tenere attiva per più tempo possibile l’attività chirurgica cosiddetta di elezione, all’interno dell’ospedale San Martino di Genova, nella terza ondata di Covid. E’ questo l’obiettivo dichiarato da Angelo Gratarola, direttore del dipartimento di emergenza anestesia e rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova.



“Questa almeno è la nostra scommessa. Noi speriamo che la terza ondata non ci sia, ma se arrivasse cercheremo di tenere aperto non solo la chirurgia di urgenza, ma anche quella elettiva, cosa che non siamo riusciti a fare né nella prima né nella seconda ondata di Covid” ha detto Gratarola.


Ancora da segnalare i molti ricoveri, ma bisogna anche considerare
che molte delle persone oggi presenti in ospedale vengono ricoverate per altre patologie e poi vengono trovate anche positive al Covid. “Anche se il tampone poi desse esito negativo, non sarebbero persone che verrebbero dimesse poiché soffrono di altre patologie”, ha spiegato Gratarola.


A restare alta è anche la mortalità per Covid: “Noi siamo più vecchi come popolazione e moiriamo di più. Se ci limitassimo a fare la conta dei morti potremmo pensare che il nostro servizio sanitario sia scarso, ma bisogna vedere qual è il peso del paziente Covid nella mortalità. Inoltre non è solo una questione di età, ma c'entra sicuramente il conteggio diverso rispetto agli altri paesi”, ha detto Gratarola.


Non mancano però le buone notizie, perché proprio in queste ore verrà spostato l'ultimo paziente in terapia intensiva dell'ospedale di Voltri, a cui rimangono solo una decina di pazienti Covid di media intensità, quindi, a breve, dovrebbe ritornare completamente Covid-free.


Per quanto riguarda le critiche ad assembramenti nel weekend e il fatto che ci sia molta gente in giro, Gratarola è molto chiaro: “Se decidi di tenere aperti i negozi allora non ti devi stupire se la gente gira. Dovremo imparare a rispettare le regole”.


In fondo questo è un virus con il quale dovremo imparare a convivere: “Finchè non avremo sufficiente immunità con i vaccini, ma ci vorranno mesi, forse tutto il 2021” ha spiegato Gratarola, che infine fa anche una riflessione sul Natale che “Non sarà come tutti gli altri, bisognerà festeggiarlo veramente con poche persone. No a grandi pranzi: bisogna dimenticarsi il pranzo natalizio in dieci persone, soprattutto per il rispetto degli anziani”.