cronaca

Domenica di disagi lungo A10, A12 e A26
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E' bastato il ritorno in zona gialla delle vicine Lombardia e Piemonte che subito le riviere di Ponente e Levante ligure hanno assistito a un assalto. In tantissimi, non solo liguri, hanno preso al balzo l'occasione e hanno deciso di trascorrere la domenica di sole e temperature miti nelle località di mare più suggestive della Liguria. Tanti, per qualcuno troppi visto l'emergenza covid in atto.

E mentre le vie dello shopping restano affollate per la corsa ai regali (anche se qust'anno sarà in tono minore LEGGI QUI) il ritorno in zona gialla delle regioni confinanti con la Liguria ha permesso a bar e ristoranti di fare, almeno in parte, cassa. In un anno come il 2020 una boccata d'ossigeno per chi può aprire solo la mattina e chiudere obbligatoriamente la sera. Un weekend col segno più per loro. Ma quello che è un aspetto positivo porta con sè una preoccupazione: quella legata al contagio proprio in un momento in cui il governo preme per una nuova ulteriore stetta a Natale andando in direzione opposta alle richieste di cittadini e Regioni (LEGGI QUI).

Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo fa il punto: "Abbiamo avuto tantissimi milanesi e torinesi che sono venuti da noi questa domenica. Il richiamo turistico è un fiore all'occhiello per noi ma è ovvio che bisogna anche parlare di senso di responsabilità. Sul Covid non bisogna abbassare la guardia".E proprio questo punto risulta critico e capace di alimentare mille polemiche in Parlamento come a casa. Da una parte il governo pensa a un'ulteriore stretta sugli spostamenti nei giorni delle festività natalizie dall'altra lascia campo aperto agli spostamenti tra regioni nei giorno precedenti.

"Sono contento per i nostri commercianti ma sono molto preoccupato, trovo tutto ciò illogico.
Oggi vieni in Liguria e il giorno di Natale non puoi andare a trovare il nonno. Anche la misura di rivedere gli spostamenti per i comuni sotto i 5 mila abitanti creerebbe situazioni distorte. sarebbe stato meglio prendere delle misuri uniformi da subito e lasciare in mano più poteri agli enti locali che hanno maggiore percezione di cosa accade nel loro territorio" conclude Bagnasco. Non solo riviere però, gli appassionati di sci liguri hanno sfruttato la presenza della neve in montagna per andare in val'd'Aveto e godersi un po' dello spettacolo. 

Ma è bastato un po' di traffico in più rispetto a quanto ci eravamo abituati
per mandare in tilt le autostrade della Liguria. Questa volta la neve non c'entra. Sono i tanti cantieri sparsi lungo le principali arterie che collegano con Lombardia e Piemonte ad aver causato il tappo. Le situazioni più problematiche in A12 dove i cantiere sono praticamente ovunque, in A10 e in A26. Una domenica di code quella trascorsa che hanno toccato le punte massime all'ora di pranzo e la sera quando sulla A12 e sulla A10 in direzione Genova proprio per la presenza dei cantieri si è arrivati fino a 7 km di coda.

Regione Liguria appena giovedì scorso ha ottenuto dal concessionario una sospensione dei cantieri autostradali programmabili fino al ‪20 dicembre‬ e una rimodulazione dei lavori per concentrarli ‪tra il 21 dicembre e il 7 gennaio‬ proprio in virtù del nuovo Dpcm. Di fatto non nuovi cantieri fino al 20 e una maggiore concentrazione dal 21 dicembre in poi. E infatti quelli che c'erano sono rimasti e le code si sono subito riformate. "Ora ci auguriamo che i disagi non si ripetano" aveva commentato il governatore Giovanni Toti. Detto fatto. Il tardo pomeriggio per liguri e turisti è trascorso allegramente, si fa per dire, in code nel tentativo di rientrare a casa. Almeno però la giornata è trascorsa al sole della Liguria.

(foto di Ilaria Livorno dal gruppo Facebook 'Viabilità Genova')