cronaca

E' quanto emerge da atti inchiesta su barriere fonoassorbenti
3 minuti e 19 secondi di lettura
Il giorno della sentenza per la strage dell'acquedotto Acqualonga, tragedia in cui persero la vita 40 persone, Giovanni Castellucci incontrò Paolo Berti, dopo la condanna a 5 anni e 10 mesi. E' quanto emerge dall'inchiesta sulle barriere antirumore "difettose" che ha portato ai domiciliari lo scorso 11 novembre, tra gli altri, l'ex ad di Autostrade per l'Italia e Atlantia.

Secondo le carte, il manager avrebbe tentato di "rabbonire" Berti che si sarebbe aspettato una condanna inferiore. Dalle carte era emerso che Berti, all'epoca del crollo di ponte Morandi di Genova direttore operazioni centrali di Autostrade per l'Italia, avrebbe mentito al processo sulla strage del bus avvenuta il 28 luglio 2013 sulla A16 Napoli-Canosa: avrebbe dichiarato il falso in cambio di uno scatto di carriera e di un aumento di stipendio di circa 400 mila euro.

Il comportamento processuale di Berti sarebbe stato tenuto, secondo quanto emerge dalle carte, per coprire il suo superiore, Castellucci. L'ex ad di Aspi era stato assolto per la strage del 2013. Gli atti raccolti dalla procura di Genova intanto sono stati trasmessi da tempo ai colleghi di Avellino e non e' escluso che i pm campani possano contestare a Castellucci l'articolo 377 bis, e cioe' induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorita' giudiziaria.

Michele Donferri Mitelli, ex direttore delle manutenzioni di Autostrade ai domiciliari dall'11 novembre nell'ambito dell'inchiesta sulle barriere fonoassorbenti, restuira' i soldi della Naspi (il sussidio di disoccupazione) che ha percepito mentre lavorava per una societa' fornitrice esterna (Rpt. fornitrice esterna) di Autostrade per l'Italia. Il dirigente lo ha fatto sapere, tramite il legale Giorgio Perroni, nel corso della discussione davanti ai giudici del Riesame di Genova ai quali ha chiesto la revoca della misura.

Donferri aveva parlato davanti al giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni e aveva respinto nel merito le accuse.
Stessa linea adottata anche davanti al Riesame. Secondo quanto emerso dalle indagini del primo gruppo della guardia di finanza di Genova, dopo il licenziamento Donferri avrebbe iniziato a percepire il sussidio erogato dall'Inps per chi viene licenziato. I militari hanno pero' scoperto che nel frattempo Donferri aveva iniziato a lavorare per la societa' Polis Consulting srl fornitrice esterna di Aspi. Dopo le oltre sei ore di discussione, i giudici si sono riservati e decideranno nei prossimi giorni.


Berti, dopo la condanna di Avellino voleva passare ad Atlantia come "ristoro".
E' quanto ipotizza la procura di Genova in base alle intercettazioni depositate al Riesame. Berti telefona a Donferri quatto giorni dopo la condanna. Secondo gli inquirenti ha incontrato Castellucci, la "Bestia" come lo chiama l'ex dirigente. "Sai che ho pensato..." dice Berti al telefono "voglio prendere il posto di... siccome lui mi ha detto che bisogna trovare una soluzione e quindi probabilmente quella più innocua è Atlantia voglio prendere il posto di Tozzi (ndr. Gennarino Tozzi) in Atlantia poi lui rimane in Pavimental.. di lui che mi frega". "No ma ormai Tozzi potrebbe andare in pensione tranquillamente" risponde il suo interlocutore.

Intanto nei corridoi del Parlamento torna per l'ennesima
volta d'attualità il tema della revoca della concessione. Una  misura annunciata da tempo, di fatto dal giorno stesso della tragedia di ponte Morandi, ma che al momento non si è ancora concretizzata. Il M5s alza il pressing nei confronti del ministero dei Trasporti per arrivare alla fine della questione in tempi rapidi (LEGGI QUI).

Intanto come segnala il quotidiano Domani, la Regione Lazio ha destinato 618mila
euro alle aziende sanitarie locali per l'acquisto dei congelatori dove conservare il vaccino anti-Covid. Emerge da una deliberazione di giunta approvata pochi giorni fa su proposta dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. Ma da chi arriva quel denaro? Da un benefattore molto chiacchierato: Atlantia, la holding, controllata dai Benetton, che a sua volta controlla Autostrade per l'Italia, ritenuta responsabile del crollo del ponte Morandi e della morte di 43 persone. La società il 14 aprile 2020 ha donato alla regione Lazio mezzo milione di euro (LEGGI QUI).