cronaca

Strutture alberghiere riconvertire per ospitare le basse intensità di cura
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Entro sabato in Liguria saranno attivati i primi 257 posti letto nei cosiddetti 'covid hotel', strutture alberghiere riconvertire per ospitare le basse intensità di cura.


"Il primo covid hotel a Genova sarà aperto sabato, si tratta del Best Western del centro storico, che ci offrirà 150 posti - dichiara il governatore Toti -. Altri 'covid hotel' sono quelli che abbiamo definito 'covid hub', sostanzialmente reparti a conduzione infermieristica extra ospedalieri per il decorso della malattia prima del ritorno a casa". 

La parola d'ordine per raffreddare la pressione sugli ospedali è curare i pazienti Covid a domicilio. Perlomeno chi non ha bisogno delle terapie che solo i reparti ospedalieri possono offrire. In serata il nuovo corso ha preso forma con l'incarico dato dal ministro Francesco Boccia al commissario Domenico Arcuri di "attivarsi, d'accordo con Regioni e Comuni, e mettere a disposizione il più alto numero possibile di Covid hotel per ridurre la pressione sui reparti ospedalieri e curare i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltà a restare in isolamento domiciliare". L'obiettivo è di avere un Covid hotel in ogni provincia del territorio nazionale, pari a 110 strutture dove fare confluire i contagiati con sintomi non gravi. Le linee guida per i medici che seguono i pazienti a domicilio, reclamate da mesi a gran voce dai camici bianchi, e annunciate ieri dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, sembrano essere ora in dirittura d'arrivo.

La bozza del documento sarebbe già pronta. Vi sarebbero però delle perplessità da parte dei medici di famiglia in relazione al tema della sicurezza. A coordinare la Commissione nazionale, su nomina di Agenas, eè il direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino, Matteo Bassetti. Un nome che oggi ha sollevato la protesta di 2.500 medici che hanno firmato una petizione indirizzata al ministro della Salute in cui sostengono che "Le dichiarazioni del professore, rese pubbliche sin dall'inizio della pandemia, si sono dimostrate fuorvianti, l'atteggiamento piu' corretto non poteva e non doveva essere quello delle affermazioni perentorie e delle previsioni incaute. Non ci sentiamo rappresentati da una figura professionale come la sua".