cronaca

Parla Egle Possetti portavoce del comitato
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Dopo la notizia dell'arresto dell'ex ad di Autostrade Giovanni Castellucci e di altri manager dell'azienda con una operazione eseguita dalla guardia di finanza in riferimento all'indagine sulle barriere fonoassorbenti e collaterale all'inchiesta sul crollo di ponte Morandi (LEGGI QUI), è arrivato il commento da parte di Egle Possetti, portavoce del Comitato parenti vittime di ponte Morandi.

Per noi è un giorno importante perché pur non riguardando direttamente la nostra indagine viene alla luce un po' quello che abbiamo sempre pensato: che in questa società non si può avere fiducia. Siamo contenti. Non è mai bello quando delle persone pur agli arresti domiciliari vengono rinchiuse, ma è un segnale molto importante. Devo dire sono molto emozionata.

Come abbiamo sempre affermato, siamo fiduciosi negli inquirenti e nella magistratura che stanno lavorando con tenacia sulla vicenda dal primo giorno e queste misure confermano la gravità dei fatti in inchiesta. Questo importante tassello impone anche delle riflessioni sulla vicenda della concessione che ci provoca angoscia, dalla quale occorre ripartire con forza per ridare fiducia ai cittadini. Non possiamo permettere che questa società esca a testa alta e tasche piene dalla trattativa, l’unica via sarebbe solo il loro capo chino ed a toni lievi sentir dire “obbedisco”.