
Gli operatori della polizia postale nel corso della perquisizione locale e informatica hanno rinvenuto migliaia di video pedopornografici con violenze sessuali. L'arrestato, già condannato in passato per violenza sessuale su minore, risultava iscritto all'Anagrafe degli italiani all'estero perché residente a York nel Regno Unito, anche se di fatto era stato espulso da quel paese nel 2016, dopo aver scontato tre mesi di carcere per detenzione di video e immagini pedopornografiche.
L'uomo, dopo aver fornito false dichiarazioni alla frontiera, non si era mai registrato in Italia ed era tornato a vivere a Genova. L'arrestato oltre a detenere migliaia di media file tra immagini e video (più di 3000 accertati), era attivo anche in molte chat e su varie applicazioni di messaggistica istantanea anche criptate (telegram, whatsapp, tam tam) dove ricercava costantemente lo scambio di immagini pedopornografiche.
IL COMMENTO
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