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Serie A, un grido forte, immenso, unico. Lo Spezia è in serie A. Tifosi aquilotti segnatevi questa data: è il 20 agosto del 2020 e lo Spezia scrive la storia, per la prima volta approda nel massimo campionato di calcio. Lo fa a suo modo, dopo una partita sofferta fino al termine come nei campionati infernali di serie C. Ma il sogno ora è realtà: è serie. Una città intera che grida a squarciagola.  Merito dei ragazzi di Italiano battuti in casa 1-0 dal Frosinone ma in virtù del risultato dell'andata (1-0 per gli aquilotti) e del miglio piazzamento in classifica la festa può iniziare.  

Grande entusiasmo in città con i tifosi aquilotti che hanno scortato il pulman della squadra dall'albergo allo stadio Picco. Cori, bandiere, fumogeni e clacosn per caricare i ragazzi di Italiano.

GLI SCHIERAMENTI - Nessuna paura per Vincenzo Italiano, formazione base con il 4-3-3 che dimostra subito la voglia di attacare. Scuffet in porta, difesa da destra a sinistro con Fererr, Erlic, Terzi e Vitale. Matteo Ricci in cabina di regia affiancato da Bartolomei e Maggiore. In attacco il tridente con l'ariete Galabinov al centro e Gyasi e Nzola ai lati. Nesta conferma il 3-5-2 visto anche all'andata. Non c'è Dionsi squalificato al suo posto Ciano. Bardi in porta, Brighenti, Ariaudo e Kranjc a comporre la linea difensiva, centrocampo con salvi, Rohden, Haas, Maiello e Beghetto, in avanti accanto a Ciano c'è Novakovich.

PRIMO TEMPO - Divisa classica con maglia bianca, pantaloncini e calzettoni neri per lo Spezia. In completo giallo canarino con inserti blu il Frosinone. Al 6' la prima emozione con Galabinov che svetta bene di testa in mezzo all'area ma non inquadra la porta. Poi al 12' brivido sulla schiena dei tifosi bianconeri, difesa disattenta, palla a Beghetto che di prima intenzione calcia di esterno con la sfera che si stampa sul palo. gli ospiti attaccano convinti lo Spezia si abbassa troppo e fatica sfruttare la velocità di Nzola e Gyasi. I ciociari continuano a premere alla ricerca del gol. Scuffet al 24' respinge la conclusione ancora di Beghetto. Gli aquilotto sono imballati, un'altra squadra rispetto a quella ammirata allo Stirpe. Al 40' è ancora Scuffet a doversi mettere in mostra per deviare in angolo il tiro di prima intenzione di Rohden dal 25 metri. Scampato il pericolo la reazione è contenuta in bel tiro al volo da posizione defilata di Bartolomei che finisce ampiamente alto sopra la traversa. Dopo tre minuti di recupero squadre negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO - Si riparte, nessun cambio per Italiano e Nesta. Lo Spezia mostra più piglio. Fallo tattico di maggiore che serve a bloccare una ripartenza ciciara, cartellino giallo per lui. Gyasi fino a questo momento un'ombra si butta bene in mezzo su un cross ma marcato non inqiadra la porta, 30 secondi e dall'altra patrte è Rhoden di testa mancare di poco il bersaglio grosso. Nzola si fa ammonire per protesta e al 61' gli ospiti passano. Buco difensivo al centro della difesa, tacco di Ciano e Rohden si trova lanciato in area da posizione centrale batte Scuffet per il vantaggio Frosinone. Nesta manda in campo Ardemagni al posto di una stanco Novakovich. Italiano cambia Gyasi decisamente spento oggi e sceglie Mastinu. Italiano prova a speezzare il ritmo degli ospitio con i cambi, dentro anche Mora al posto di Maggiore ammonito. Il match si incattivisce: ammoniti anche Maiello e Terzi. Nesta si gioca il tutto per tutto negli ultimi 5 minuti: in campo Citro e Paganini per Brighenti e Maiello. Vignali e Di Gaudio prendono il posto di Nzola e Ferrer




IL TABELLINO

SPEZIA 0
FROSINONE 1

GOL: 61' Rohden (F)

AMMONITI: Maggiore (S), Nzola (S), Maiello (F), Terzi (S)

SPEZIA (4-3-3): Scuffet; Ferrer (88' Ferrer), Erlic, Terzi, Vitale; Bartolomei, M. Ricci, Maggiore (78' Mora); Nzola (88' Di Gaudio), Galabinov, Gyasi (73' Mastinu). Allenatore Italiano.

FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti (85'Paganini), Ariaudo, Krajnc; Salvi (77' Tribuzzi), Rohden, Maiello (85' Citro), Haas, Beghetto; Ciano, Novakovich (67' Ardemagni). Allentore Nesta.

ARBITRO: Sacchi di Macerata, al var Aureliano di Bologna.