cronaca

I presidi chiedono di rivedere la propria responsabilità penale per il Covid-19
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 Ci sono ancora troppi dubbi da risolvere in vista della ripartenza delle scuole a settembre in questa fase di convivenza con il Coronavirus. Incalzano nella richiesta di indicazioni i presidi perché settembre è alle porte e gli istituti hanno necessità di iniziare già adesso ad organizzarsi. Intanto ci si chiede quando avverrà la consegna dei banchi monoposto, prevista a partire dai primi giorni di settembre fino a ottobre.

Ma poi anche chi fornirà i ragazzi e il personale per le mascherine
, come ci si comporterà in caso si registri un contagio all’interno della scuola, se verrà rivista la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici in relazione al Covid, che è equiparato a un incidente sul lavoro. Tutti questi interrogativi sono stati oggetto di discussione durante la presentazione del vademecum per i presidi, stilato dall'Associazione nazionale presidi. 

"Se ci sarà un caso positivo all'interno di una scuola bisognerà valutare la chiusura
dell'istituto solo di concerto con l'autorità sanitaria, cioè la Asl, e dopo avere valutato le circostanze. Non ci possono essere regole generali nè ci si può affidare esclusivamente a parametri numerici" , ha commentato Antonello Giannelli, presidente dell'Anp. "Bisognerà predisporre un locale interno ad ogni istituto scolastico per l'accoglienza degli eventuali casi sintomatici o sospetti".


"È impensabile che la mascherina sia l'unica arma di difesa dal contagio, perché sappiamo benissimo quanto sia faticoso, per gli alunni e per il personale, indossarla per ore", ha poi aggiunto. Per questo si aspettano novità sui banchi monoposto che potrebbero meglio garantire il distanziamento sociale. E sulla responsabilità penale: "Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla".