cronaca

Le parole del leader della Lega
2 minuti e 22 secondi di lettura
"La Liguria è una Regione sotto sequestro per l'incompetenza di quelli che hanno reso le autostrade una Parigi-Dakar. C'è un Governo che ha sequestrato un'intera Regione, non una persona, dovrebbero andare loro a processo a nome dei cittadini liguri". Lo chiede il leader della Lega Matteo Salvini in visita a Recco. "Poi vengono in Liguria a dire: 'cosa vi lamentate, sono stati solo tre-quattro i giorni di traffico', quando lombardi e piemontesi dopo la seconda volta che ci hanno messo sei ore per arrivare qui, hanno deciso di venire più in Liguria, di andare in Romagna o Versilia, un danno economico da miliardi per questa splendida terra", commenta.

Il leader della Lega spostatosi a Genova ha parlato anche della concessione ad Autostrade per l'Italia: "Andava revocata prima, se c'erano gli estremi legali bisognava revocare. Il governo giallo-verde non l'ha fatto? Era una scelta del presidente del Consiglio cui abbiamo chiesto di vedere il parere legale. Io non ho ancora visto nulla. L'unica certezza dell'operazione sulla pelle di Genova e dei genovesi - ha detto Salvini - è che ci hanno guadagnato i Benetton. Gli unici che hanno portato a casa alcuni miliardi di euro cash, veri, subito, sono i Benetton. Tutti gli altri non si sa che cosa faranno, quindi a parole hanno abbaiato tanto ma alla prova dei fatti hanno morsicato poco o nulla. I genovesi non ci hanno guadagnato perché la Gronda è ferma, le opere di compensazione, penso alla Valfontanabuona, sono ferme".

Poi la visita al carcere di Marassi: "La situazione nel carcere va migliorata. Ci sono 200 detenuti in più, più della metà sono stranieri che fanno casino aggrediscono, minacciano e sputano. Ci sono troppi delinquenti stranieri e troppi pochi poliziotti. Entrano i telefonini come se non ci fosse un domani - ha continuato Salvini - se uno è dentro perché è un mafioso e gli entra in cella un telefonino con cui comanda i suoi traffici c'è qualcosa che non funziona. Insistiamo per il nuovo carcere a Savona visto che è una provincia totalmente priva di strutture".

E ancora: "Sei ospiti su 10 sono stranieri, quindi i genovesi e gli italiani oggi pagano colazione, pranzo, cena e soggiorno a sei ospiti su 10 che arrivano dal resto del mondo. Espellere chi è arrivato senza titolo e chiudere i porti è l'anticipo e poi il restante 40% di italiani dovrebbe essere messo nella condizione di lavorare per ripagare il costo della detenzione. Quando torneremo al governo il corpo della polizia penitenziaria dovrà tornare sotto il ministero dell'interno come corpo di pubblica sicurezza e i cosiddetti garante dei detenuti in Liguria potrebbero dedicarsi ad altre attività come la coltivazione del basilico c'è bisogno del garante dei poliziotti più che del garante dei detenuti".