Il centro di accoglienza di Campo Roja, a Ventimiglia termina le proprie attivita entro 24 ore. Lo ha comunicato la prefettura di Imperia alla Croce Rossa che ha in gestione il campo. Col trasferimento degli ultimi 30 migranti in un centro di accoglienza straordinario in provincia di Imperia, si chiude il capitolo Campo Roja. Nei prossimi giorni sarà effettuato un sopralluogo congiunto con la Tecnifor, ditta fornitrice dei moduli prefabbricati presenti nel campo, allo scopo di valutare lo stato di consistenza e conservazione delle strutture utilizzate come alloggi e docce per accogliere i migranti.
Aperto nel luglio del 2016, nel massimo dell'emergenza il campo ha accolto oltre 750 migranti. Numeri, questi, che nel tempo si erano notevolmente ridotti a causa della diminuzione degli sbarchi. Dal 6 maggio scorso, il centro di accoglienza è rimasto chiuso a nuovi ingressi per evitare possibili contagi da coronavirus. "Chiudere il Campo Roja vuol dire che Ventimiglila rischia di tornare nella condizione del 2016 con migranti per le strade e con bivacchi lungo il fiume. I numeri di migranti in arrivo nelle ultime ore è raddoppiato rispetto al solito", sottolinea a bassa voce un volontario della Caritas.
Pensato inizialmente per ospitare fino a 180 uomini alloggiati in 30 moduli abitativi, in grado di ospitare fino a 180 persone, il Campo Roja a Bevera, frazione di Ventimiglia, è stato istituito dalla Prefettura di Imperia per rispondere all'emergenza migranti nel 2015. Il regolamento iniziale del campo, in cui erano presenti docce, bagni, cucina da campo e anche un luogo dedicato al culto, prevedeva che gli stranieri potessero soggiornarvi per un massimo di sette giorni. Il campo era stato ampliato, con l'aggiunta di nuovi moduli per la grande affluenza di stranieri che chiedevano di potervi accedere. Ma i posti all'interno delle strutture abitative erano solo 360.
L'emergenza era iniziata nel settembre del 2016, quando a dormire e mangiare al campo erano quasi 800 persone. Nel marzo 2017 la prefettura aveva imposto una stretta: per accedere al campo, dove agli uffici della Cri si era affiancato un presidio fisso di polizia, potevano accedere solo gli gli stranieri che accettavano di farsi identificare tramite impronte digitali. Nell'agosto 2017 un secondo ampliamento aveva portato il Campo Roja ad accogliere circa 500 stranieri: per la prima volta dalla sua apertura, il campo avrebbe ospitato anche donne e bambini. La notizia dell'arrivo al campo Roja di bambini anche molto piccoli, aveva portato la principessa Carolina di Monaco, presidente dell'Associazione mondiale amici dell'infanzia a donare una ludoteca nell'aprile del 2018.
Al Campo Roja, oltre a storie di accoglienza e integrazione, sono legati tristi fatti di cronaca. Nei pressi della struttura, infatti, il 6 agosto 2016 era morto, stroncato da un infarto, poco prima di scontri con i no borders, l' agente della squadra mobile di Genova Diego Turra. La notte del 4 gennaio 2017, invece, il 27 enne Mohamad Hani, cittadino siriano nato in Libia era morto investito da uno scooter dopo aver scavalcato l'inferriata che separa il centro dalla strada. Il conducente dello scooter, il 66enne Luciano Guglielmi, se l'era trovato davanti, al buio, e non era riuscito ad evitarlo. L'incidente costerà la vita anche a lui: a causa delle ferite riportate, l'uomo è spirato il 12 gennaio 2017 in ospedale.
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Migranti, campo Roja chiude: "Rischio per Ventimiglia, come nel 2016"
Arrivi raddoppiati negli ultimi giorni
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