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Incontro a Genova, tutti concordi nel chiedere ristori economici
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Dopo le polemiche successive all'incontro col ministro Paola De Micheli, il comitato 'Salviamo Genova e la Liguria' ci riprova con i parlamentari liguri. La richiesta è sempre la stessa: sbloccare le autostrade liguri e indennizzare le aziende per i danni subiti in queste settimane. Nel confronto a porte chiuse al palazzo della Borsa di Genova, richiesto dai rappresentanti delle categorie produttive, c'erano deputati e senatori di tutti i partiti, tranne che del Movimento 5 Stelle. Dal leghista Edoardo Rixi al deputato segretario della Camera per Leu, Luca Pastorino, dalla renziana Raffaella Paita ai dem Roberta Pinotti e Vito Vattuone, fino all'azzurro Roberto Cassinelli.

Tutti sono concordi nel chiedere una serie di ristori economici per la regione. Se Paita propone un nuovo decreto Genova, Rixi sostiene che "le soluzioni deve proporle il governo, anche perché le suggeriamo da sei mesi ma non ci hanno ascoltato. L'unica cosa che possiamo fare è dare voce a una protesta che si doveva tenere a Roma e non a Genova. Secondo le nuove dichiarazioni del ministro Paola De Micheli, domani ci attendiamo di vedere le nostre autostrade completamente sgombre. Se questo impegno non sarà mantenuto, chiedo che le associazioni di categoria e il mondo delle imprese questa volta si mobilitino in quei palazzi romani che non hanno ascoltato il grido di dolore che partiva da Genova ben prima del lockdown". I

l leghista chiede "una condivisione delle scelte sulle manutenzioni con enti locali e categorie, una programmazione e l'inserimento nel decreto Semplificazioni di una quantificazione dei danni sostenuti dalle aziende liguri: è impossibile pensare di fare tutta l'estate con le autostrade chiuse, senza un indennizzo. Che paghi il governo o Autostrade, a questo punto è abbastanza indifferente, perché Autostrade sarà partecipata del governo: però, qualcuno paghi perché non possiamo continuare a vedere le nostre aziende soffrire, senza che si faccia nulla per sistemare la situazione".

D'accordo anche Pastorino:
"Come già successo per il decreto Genova, le forze politiche liguri di maggioranza e opposizione devono proporre una forma di ristoro per i danni subito. Come, d'altronde, già prospetto nel non felicissimo incontro della scorsa settimana tra il ministro Paola De Micheli e il comitato. Mi sembra il minimo e mi auguro che da oggi al 3 agosto, giorno dell'inaugurazione del ponte, possa arrivare un'apertura da parte del premier Giuseppe Conte".

L'esponente della sinistra
, sottolinea che "se il 95% delle gallerie era a rischio crollo, qualcosa non ha funzionato. E anche la Regione Liguria avrebbe dovuto fare la regia, piuttosto che polemizzare. Le responsabilità verranno individuate, ma ora occorre remare tutti nella stessa direzione per porre rimedio a una situazione economica complicata e uscire da questa situazione allucinante". Per il senatore dem Vito Vattuone "la Liguria è bloccata, si devono trovare soluzioni a breve per ristorare i danni e liberare il percorso autostradale. Serve un piano di manutenzione concordato con gli enti locali".

"Tutti i parlamentari si sono dichiarati disponibili
a porre in maniera unitaria al Governo, prima del 3 agosto, la questione 'Liguria' condividendo la necessità di programmazione, coordinamento e comunicazione per i lavori di messa in sicurezza che continueranno nei prossimi mesi", commentano i componenti del Comitato. "L'altra questione urgente sollevata dalle associazioni è relativa alla necessità di quantificare un risarcimento sia per il danno economico che reputazionale subito dal territorio ligure, questo percorso riprende peraltro anche un'apertura che la ministra De Micheli aveva dato in occasione dell'incontro dello scorso 22 luglio". Le associazioni sono all'opera per preparare un dossier in cui categoria per categoria verranno dettagliate le cifre delle perdite economiche subite a causa della paralisi autostradale.