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Prima da giocatore e poi da allenatore aveva vinto tre campionati di B. Il rimpianto del mancato scudetto con l'Inter
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 Se n'è andato a 81 anni Gigi Simoni, emiliano di Crevalcore, un pezzo di storia del Genoa, un calciatore di buon livello e un allenatore di grande valore, un uomo di raro spessore morale capace di ottenere stima e rispetto anche dagli avversari.


Nel mondo genoano Simoni era molto amato anche perché capace di ottenere tre promozioni: una in campo (1973) e due dalla panchina (1976 e 1981). Da giocatore aveva vestito la maglia rossoblù per tre anni dal 1971 al 1974, con la promozione agli ordini di “Sandokan” Silvestri e la retrocessione del 1974. Aveva iniziato la carriera da allenatore proprio al Genoa, subentrando a Guido Vincenzi sulla panchina rossoblù in Serie B nel corso della stagione 1974-1975.
In quattro anni alla guida del Grifone conquistò un settimo posto all'esordio in Serie B, il primo posto nel campionato cadetto, la promozione in Serie A nel 1975-1976 e un undicesimo posto alla prima stagione di Serie A, e una retrocessione nel 1977-1978 dopo aver chiuso il campionato al quattordicesimo posto. Tornò al Genoa nel 1980 riportandolo in Serie A e conquistando la salvezza nei due anni successivi (con un undicesimo e un dodicesimo posto), retrocedendo ancora nel 1983-1984.
L'ultima esperienza al Genoa non fu felice, nel torneo 1987-1988 in B, con l'esonero a vantaggio di Attilio Perotti che conquistò la salvezza all'ultima giornata a Modena.
In seguito allenò anche ad altissimo livello, fino a portare l'Inter di Ronaldo a un passo dallo scudetto, perduto nel famoso scontro diretto con la Juventus con l'arbitro Ceccarini inerte di fronte al famigerato fallo in area di Iuliano proprio su Ronaldo. In quel 1998 tuttavia l'Inter vinse la Coppa Uefa a Parigi nella finale tutta italiana contro la Lazio. Ha allenato anche Brescia, Pisa, Lazio, Empoli, Cosenza, Carrarese, Cremonese, Napoli, Piacenza, Torino, CSKA Sofia, Siena, Lucchese e Gubbio, dove da dt aveva voluto l'ex allievo rossoblù Vincenzo Torrente.


Alla famiglia le condoglianze della redazione sportiva di Primocanale.